Se vendete su Vinted, dovete fare così per non essere beccati dall’Agenzia delle Entrate. Eviterete di pagare le tasse sulle vendite.
Da ormai qualche anno, la compravendita in rete ha registrato un boom con ben pochi precedenti. Sempre più persone si ritrovano ad utilizzare piattaforma di annunci per poter mettere in vendita oggetti e capi d’abbigliamento che non utilizzano più. Così da favorire la seconda mano e l’economia circolare, potendo al tempo stesso racimolare qualche soldo in più che non fa mai male.
In particolare per i vestiti, un punto di riferimento è ancora oggi Vinted. Che con un semplice account, dà la possibilità di pubblicare tutti gli annunci che si vuole. Dopo aver trovato l’accordo col compratore, si procede con la spedizione del capo d’abbigliamento venduto e si ottiene il denaro corrisposto. Ma come fare per non essere beccati dall’Agenzia delle Entrate e, dunque, non pagare le tasse sulle vendite? Ecco tutto quello che dovete sapere, in questo modo sarete sempre in regola.
Vendita su Vinted: ecco come evitare di pagare le tasse
Non si tratta di un trucchetto illegale, ma solamente di una conoscenza approfondita di tutte quelle che sono le normative a livello nazionale per ciò che riguarda la vendita di beni online. In particolare parlando di Vinted, esistono alcuni punti che vanno necessariamente conosciuti per non incappare in controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che potrebbero portare il vostro guadagno ai minimi.
Tenendo conto della disciplina DAC7, infatti, è previsto uno scambio di informazioni tra Vinted e l’Agenzia delle Entrate qualora l’utente vada a guadagnare più di 2000 euro dalle transazioni effettuate all’interno della piattaforma di vendita. Un’operazione resa obbligatoria dallo Stato Italiano, ma che appunto riguarda solo una comunicazione. Una sorta di avviso per il Fisco, così che sia tutto trasparente e alla luce del sole.
A questo punto, sarà compito dell’Agenzia delle Entrate effettuare tutti i controlli del caso, per inquadrare se ciò che è stato venduto arriva da un’attività economica organizzata o meno. Se si tratta della vendita di qualche bene singolo che si aveva nell’armadio, allora non bisognerà pagare le tasse. Se invece parliamo di un’operazione ripetitiva e non occasionale, ecco che servirà aprire una Partita Iva e dunque versare regolarmente le tasse seguendo quelle che sono le ultime regole in merito alla vendita di beni online.