Con le scadenze fiscali 2024 in arrivo ci sono alcuni adempimenti davvero importanti da non dimenticare. Ecco di quali si tratta.
Si avvicina aprile, e con questo arrivano alcune scadenze fiscali da rispettare. Esse, come consuetudine, vanno risolte entro il 16 del mese. Sebbene questo mese le scadenze importanti sono relativamente poche, ciò non vuol dire che bisogna sottovalutarle visto che sono comunque molto importanti. Partiamo subito menzionando un caso speciale, ovvero quello del bollo auto e del superbollo: questo andrebbe normalmente saldato il 31 marzo, ma per via delle festività il pagamento andrà effettuato entro il 2 aprile.
Al di fuori di questo, un’altra scadenza prevista entro il 2 aprile è quella sul ravvedimento speciale per chi ha scelto il pagamento rateale, che dovrà pagare la quinta rata. Questa misura permette ai contribuenti di sanare eventuali errori nella dichiarazione per l’anno d’imposta in scadenza il 31 dicembre, ma solo in caso di errori non contestati. Questo ravvedimento operoso permetteva di divedere gli importi da pagare in 8 rate trimestrali. Infine, sempre il 2 aprile, va versata la seconda rata per la regolarizzazione degli errori formali. La prima rata andava pagata il 31 marzo 2023 e quest’anno, come già detto, il 31 marzo risulta festivo, facendo slittare la scadenza al 2 aprile.
Scadenze fiscali 2024: le date da ricordare ad aprile
La prossima data da segnare sul calendario è quella del 4 aprile. In questo caso bisognerà comunicare le informazioni per lo sconto o prima cessione del credito per le spese edilizie effettuate nel 2023. Si passa poi al 10 aprile, data importante per i datori di lavoro con lavoratori addetti a servizi domestici e familiari come babysitter. Questi dovranno versare i necessari contributi INPS trimestrali sulle competenze maturate nel trimestre. Questi utenti dovrebbero aver già ricevuto un avviso di pagamento dal sistema di Pago Pa.
Le altre scadenze, come ogni mese, ricadono sul giorno 16. In questa data andranno versati l’IVA per i contribuenti mensili. I datori di lavoro devono inoltre versare i contributi INPS per dipendenti e collaboratori. Gli intermediari immobiliari devono inoltre versare la ritenuta del 21% su canoni o corrispettivi incassati o pagati il mese precedenti per contratti di locazione breve. I sostituti d’imposta dovranno pagare l’imposta sostitutiva dell’IRPEF, insieme alle addizionali regionali e comunali relative al mese precedente.
L’ultima scadenza da segnare è quella del 25 aprile, relativa all’invio del modello Intrastat riguardo la cessione e gli acquisti intracomunitari di beni e prestazioni di servizi dati o ricevuti relativi a soggetti passivi UE.