Attenzione alle scadenze che hanno a che fare con la dichiarazione dei redditi: in molti sbagliano, cosa tenere a mente.
Si torna a parlare di un argomento importante che riguarda molte persone: la dichiarazione dei redditi, documento che una volta all’anno va sempre presentato per non rischiare di incorrere in sanzioni di non poco conto. Sull’argomento esiste ancora molta confusione.
Chi deve versare le imposte entro il 31 luglio 2024? La confusione è lecita specialmente se si tiene conto che il problema di fondo è da ricercarsi in una vera incongruenza tra il decreto legislativo del 2024 e le istruzioni che sono state diramate dall’Agenzia delle entrate.
“I soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito” si legge nella nota ufficiale, sarebbero quelli “tenuti a effettuare entro il 30 giugno 2024 i versamenti risultanti dalle dichiarazioni”. E ancora: “Per il primo anno di applicazione dell’istituto del concordato preventivo biennale di cui al presente titolo, possono provvedervi entro il 31 luglio 2024 senza alcuna maggiorazione”. Approfondiamo nel dettaglio.
La norma in questione dovrebbe essere applicata anche per coloro che hanno un regime forfettario, ma i dubbi, per molti, restano. Sembra, infatti, che ciò vada a scontrarsi con il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate. Che, invece, limiterebbe la possibilità di proroga solo ai contribuenti che vogliono aderire al concordato preventivo biennale.
Per capirci meglio, i contribuenti che hanno deciso di aderire al concordato preventivo biennale, per il primo anno di applicazione dovrebbero poter fare i versamenti entro il 31 Luglio 2024. Senza rischiare di avere nessuna maggiorazione. Ma anche in questo caso potrebbero esserci degli intoppi. Il problema potrebbe infatti sorgere per via dei software che permettono l’adesione al concordato preventivo, questo sarà disponibile entro il 15 giugno.
Ciò cosa significa? Che i contribuenti, entro il 30 giugno, dovrebbero scegliere se aderire al concordato o optare per la tassazione ordinaria. Ciò solo pochi giorni dopo la messa a disposizione del software. Di conseguenza, chi sceglie il concordato dovrebbe poter versare le imposte entro il 31 luglio. Chi la tassazione ordinaria entro il 30 Giugno. Insomma, la confusione resta e, ovviamente, il modo migliore di procedere è rivolgersi ad un esperto che sappia indirizzarci per evitare errori.
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