La pensione di reversibilità spetta anche chi gode già di un trattamento pensionistico? Tutto quello che c’è da sapere.
Le norme sulla pensione di reversibilità prevedono che la pensione di un cittadino defunto continui a essere versata sul conto corrente di uno dei suoi parenti più prossimi. Che si tratti di sposi, figli, genitori o fratelli. Va specificato che i beneficiari della reversibilità non ricevono l’intero ammontare della pensione del defunto. Al contrario, ne ricevono solo una percentuale, che varia a seconda del rapporto di parentela con il defunto e sulla base di ulteriori fattori.
In alcuni casi la pensione di reversibilità può essere ricevuta anche a persone che già godono di un trattamento pensionistico. Si tratta in particolare dei genitori o dei fratelli del defunto, a cui la reversibilità spetta quando il defunto non era sposato e non aveva figli.
In questo caso però la legge prevede la possibilità di una progressiva decurtazione della percentuale di pensione spettante a chi gode della reversibilità. Questa decurtazione, come al solito, si calcola sulla base di diversi fattori. Ma, il principale, è il reddito complessivo su cui può fare affidamento la persone che riceve la reversibilità.
Pensione di reversibilità: quando viene decurtata
La regola generale che regola la reversibilità di una pensione a persone già pensionate è la seguente: il reddito totale della persona che gode della reversibilità deve essere pari o inferiore a cinque volte l’ammontare della pensione minima prevista per i lavoratori dipendenti.
In pratica, se sommando la normale percentuale di reversibilità a tutti gli altri redditi di cui gode la persona che la riceve, la persona in questione diventa “troppo benestante”, la pensione di reversibilità viene decurtata. Ai fini di questi calcoli si tengono presenti tutte le fonte di reddito del pensionato che riceve la reversibilità. Anche, per esempio, l’affitto di case di proprietà.
La soglia massima del reddito che può raggiungere un pensionato che gode della reversibilità di un’altra pensione varia di anno in anno. Perché ogni anno viene ricalcolata la pensione minima dei lavoratori dipendenti. Per il 2024 la soglia i dati sono i seguenti:
- 25% della pensione di reversibilità se il reddito complessivo rientra tra le 3 e le 4 volte il trattamento minimo di pensione, ossia entro la soglia che va da 23.345,73 euro a 31.127,64 euro;
- 40% della pensione di reversibilità se il reddito complessivo rientra tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo, quindi sopra i 31.127,64 euro ma entro i 38.909,55 euro;
- 50% della pensione di reversibilità se il reddito complessivo rientra sopra le 5 volte, ossia oltre la soglia di 38.909,55 euro.
