Anziani: arriva il bonus da quasi 1400 euro, assicuratelo subito

La notizia ha reso felici milioni di persone. Secondo i nuovi calcoli INPS ,agli anziani va il 25% della pensione di reversibilità. Sarà vero?

Sta destando molta curiosità persino tra i giovani l’ultima novità in fatti di pensione. In particolare, c’è tanta attenzione su quella di reversibilità. Scopriamo assieme le novità in merito per il 2024: ovvero, cifre, importi, modalità e aventi diritto. L’INPS ha apportato diversi cambiamenti a questo che è un diritto del coniuge o familiare di un superstite.

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Nuovi calcoli INPS: 25% della pensione di reversibilità in più -Cassanoweb.it

Si tratta di uno strumento di tutela per chi, all’improvviso, si trova a dover far fronte alla morte di colui che portava a casa lo stipendio, sia che questa persona fosse un pensionato oppure un lavoratore (dipendente o autonomo) defunto.

Lo scopo è perciò garantire la copertura economica a quella famiglia che ha subito questa perdita economica e non solo affettiva. Oggi, questa pensione, rappresenta un sostegno fondamentale per tantissimi di cittadini anche in Italia dove il numero delle morti bianche sul lavoro non sembrano diminuire.

Pensione di reversibilità: ecco per chi aumenta

Stiamo parlando di un provvedimento economico con natura a lungo termine, in modo da consentire ai sopravvissuti di superare la fase de lutto e pianificare il loro futuro con maggior sicurezza. A godere di questo diritto non è solo il coniuge vedovo, ma anche i figli del lavoratore defunto anche se in percentuale diversa.

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A chi spetta l’aumento della pensione – cassanoweb.it

Le novità che riguardano il nostro Paese sono davvero così interessanti che mai nessuno si sarebbe aspettato tanto. In primis, occorre subito spiegare che l’INPS ha stabilito che si ha diritto al rimborso se è stata fatta una decurtazione della pensione di reversibilità a causa della presenza di un altro reddito.

A stabilirlo è stata una sentenza del 2022 della Corte Costituzionale al quale l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si sta adeguando e perciò non è necessario presentare un’apposita domanda. Le persone che ne hanno diritto possiedono un reddito proprio superiore a 4 volte il trattamento minimo e nel nucleo familiare non sono compresi studenti, disabili o minori.

Per ogni anno c’è un reddito soglia da tenere d’occhio: nel dettaglio, l’importo dei redditi personali da non superare nel 2019 è 20.007,39 Euro, nel 2020 e nel 2021 è 20.107,62 Euro, nel 2023 è 21.985,86 Euro. Secondo la Cassazione gli importi vanno calcolati sapendo:

  • il valore della pensione di reversibilità
  • il reddito personale di chi la deve percepire
  • la rendita catastale della principale abitazione rivalutata del 5%
  • il TFR e altri stipendi arretrati che sono tassati in modo separato.

Ovviamente, quanto spiegato, ha il solo scopo informativo e non può in alcun modo sostituirsi al parere di un professionista qualificato. Esse possono però fornire una valida indicazione.

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