Attenzione alla Naspi, se ne volete usufruire fate meglio ad allegare subito questi documenti: tutti i dettagli per voi.
La Naspi è un’indennità economica riservata a tutti i disoccupati. Destinata ai soggetti che hanno perso il lavoro involontariamente, permette di godere di un importante sussidio economico mensile, in attesa che si riesca a trovare una nuova occupazione e, quindi, uno stipendio fisso mensile.
Erogata direttamente dall’INPS, richiede l’ausilio di alcuni documenti e il rientro in determinati parametri per poterne godere senza problemi. Occhio però, perché ci sono anche alcuni dettagli di cui non si parla mai abbastanza ma che potrebbero giocare a vostro favore. Vi consigliamo di allegare subito questi documenti al momento della domanda, così avrete modo di avere dei vantaggi ulteriori da subito a vostra disposizione.
Naspi, ecco perché dovete allegare sempre questi documenti
Se avete da poco perso il lavoro, avete diritto a ricevere la Naspi grazie all’INPS. In pochi lo sanno ma questo sussidio, in alcuni casi, è previsto anche in caso di dimissioni. Ossia dimissioni per giusta causa, con le motivazioni che possono essere molteplici. Dai comportamenti ingiuriosi e irrispettosi di datori di lavoro al mobbing. O anche solo il trasferimento presso una sede aziendale diversa.
Se rientrate in questi casi, ecco che cosa dovete fare. Innanzitutto avviene per via telematica. Con il lavoratore che deve indicare all’interno del formulario che sta dando questa tipologia specifica di dimissioni. Sarebbe sempre bene, tra le varie documentazioni richieste, allegare anche le motivazioni della giusta causa. E poi la lettera con cui il datore di lavoro segnala l’imminente trasferimento, insieme alla lettera di rifiuto che il richiedente ha mandato al suo superiore.
In questo modo, si ha la possibilità di velocizzare l’iter e di ricevere in anticipo la Naspi. Se c’è una chiusura di rapporto di lavoro in camera di conciliazione, allora sarebbe meglio allegare anche questo documento. Così facendo, viene messo in evidenza il motivo della dimissione. E se nel verbale c’è anche il motivo che ha portato il dipendente a questa scelta, ecco che l’INPS potrebbe procedere in anticipo con l’acconsentimento all’erogazione del trattamento. Potrebbe in caso contrario succedere che, a seguito della ricezione della domanda in assenza dei documenti sopracitati, questi vi vengano richiesti in seconda sede. Portando ad allungamenti importanti delle tempistiche e, quindi, a diverse settimane senza alcun rientro di tipo economico.