Nuova preoccupazione per i lavoratori dopo l’allarme derivante dalla comunicazione Inps sui contributi non in regola.
La questione dei contributi è molto delicata ma viene tuttavia spesso sottovalutata dai dipendenti che devono prestare massima attenzione alla voce direttamente in busta paga. Questo perché possono esserci errori e omissioni che vanno ad inficiare completamente il conteggio.
Con un sistema pensionistico già in difficoltà e quindi chiaramente un’instabilità in prospettiva per chiunque oggi lavori ancora, creare ulteriori problematiche con la mancanza dei contributi è una cosa veramente da non fare. Non solo perché questi devono essere inseriti adeguatamente per completezza e ai fini pensionistici ma perché omissioni non segnalate in tempo vengono di fatto cancellate dopo 5 anni e non è possibile più modificare niente.
La questione quindi è molto facile da gestire, bisogna di mese in mese controllare i contributi e farlo almeno con cadenza trimestrale direttamente con accesso alla propria postazione sul sito dell’INPS. Pochi secondi del proprio tempo possono rendere molto più semplice individuare errori di calcolo e omissioni e quindi ripristinare la situazione.
Se questo viene fatto dopo anni non solo si rischia ormai il decadimento del periodo massimo di richiesta. Dunque, l’impossibilità di avere quanto spettante ma si genera anche un problema di ordine pratico per il lavoratore e per l’INPS. La maggior parte delle persone, si rende conto di un problema di questa portata solo all’atto del pensionamento e viene scontato quindi che sarà molto complesso andare a spulciare magari 30 anni di contributi presso aziende differenti.
Questo può comportare ritardi e anche impossibilità di individuare effettivamente come saldare la situazione del soggetto. Al momento le mail e le comunicazioni in arrivo riguardano una categoria specifica, quella in cui rientrano commercianti e artigiani. L’Ente sta infatti elaborando degli avvisi perché ci sono i contributi da versare ancora del 2023 e quindi il tempo ormai sta per scadere. Non sono però solo questi coloro che devono fare attenzione, come ribadito è un problema comune a tutti.
“Sono in corso le elaborazioni per l’emissione degli Avvisi Bonari relativi alla rata riguardante la contribuzione fissa con scadenza nel mese di novembre 2023, per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti” si legge nella nota INPS fissata per l’11 marzo. A seguire, sarà possibile immediatamente mettersi in regola. L’arrivo di questa comunicazione però fa trapelare per tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, l’importanza di prestare molta attenzione al quadro contributivo, onde evitare problemi gravi.
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