I problemi con l’esenzione del ticket possono riguardare tutti quindi è bene non solo fare attenzione, ma evitare errori e omissioni.
Marzo e aprile sono due mesi caldi per il tema delle esenzioni perché terminano le coperture e bisogna procedere al rinnovo. Tuttavia bisogna anche fare attenzione a un’altra tematica ampiamente sottovalutata che riguarda il rischio di problematiche a vario titolo legate proprio alla richiesta o all’uso stesso di esenzioni non dovute. Che possono determinare quindi multe e sanzioni importanti.
Un cittadino che attesta una falsa condizione economica o personale incorre in una sanzione pecuniaria che viene fissata nella misura del triplo dell’importo del ticket per singola prestazione di cui si è fatto uso. Questa premessa, oggi più mai, è importante per far comprendere quanto sia fondamentale andare ad effettuare controlli serrati quando si scelgono i codici. Se non si ha bene consapevolezza o dimestichezza a riguardo, è meglio farsi aiutare perché ci sono poi delle conseguenze.
In alcune città si è scelto di annullare i verbali vecchi, in altre come la Lombardia di procedere solo con il pagamento del ticket, quindi non di una vera multa ma della differenza di quanto dovuto. Ognuno quindi, a livello locale, ha predisposto un sostegno concreto per la cittadinanza. Però in molti altri casi sarà necessario pagare le cifre complete e sono piuttosto importanti. Per tale motivo è essenziale in fase di rinnovo a fine marzo adoperarsi per la conoscenza dei codici e dei massimali.
Ci sono quelli relativi al reddito e alla propria condizione, i più utilizzati e soprattutto quelli dove si cade in errore e quelli che sono legati alla singola patologia, ma vengono dati in maniera specifica dai medici quindi non c’è margine di errore. A partire dal mese di aprile, con il rinnovo dell’esenzione, scatterà anche il nuovo tariffario regionale con prestazioni che avranno costi uguali per tutti.
Per evitare problemi durante la compilazione, oltre a prendere atto del codice relativo, bisogna guardare a due punti fondamentali, la corrispondenza del limite ISEE e la condizione (anziani, soglie d’età, presenza di minori, gravidanza e così via). Per ogni codice vi sono solitamente sempre due condizioni: ad esempio disoccupati entro la soglia economica con ISEE basso oppure nuclei familiari a basso reddito con un minore. Solo chi possiede tutti i requisiti previsti può farne richiesta, non basta l’uno o l’altro. Quindi il primo passo è avere certezza del proprio ISEE e poi, in relazione a questo, fare domanda per i codici spettanti e non altrimenti.
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