Allarme dall’INPS. Bisogna verificare subito il fascicolo previdenziale online, alcuni contributi non sono conteggiati.
Per poter andare in pensione, è necessario aver versato un numero minimo di contributi a livello di anni. Che variano a seconda del tipo di trattamento che si sceglie. Dalla pensione di anzianità all’APE Sociale, passando per l’Opzione Donna e via dicendo. Tenere la situazione sotto controllo è essenziale per evitare grossi problemi.
Potrebbero infatti esserci stati dei contributi versati che non sono stati conteggiati. Come fare per scoprire se anche voi siete stati vittima di questo sistema errato? Molto semplice, dovete solo utilizzare il portale dell’ente per poter accedere al vostro estratto conto privato. Con tutti i dati legati al numero di contributi che sono stati regolarmente versati e quelli che invece risultano essere omessi. Così potete fare reclamo e non dovervela più vedere con alcun tipo di problema.
Allarme INPS per i contributi: come verificare quelli versati regolarmente
C’è un allarme dell’INPS riguardante i contributi versati da ogni singolo cittadino a fini pensionistici. Secondo quanto emerso, infatti, potrebbe essere capitato ad alcune persone che delle somme non siano state conteggiate. Portando così potenzialmente a dei ritardi importanti circa le tempistiche utili per poter richiedere l’assegno mensile una volta raggiunta l’età e la soglia di versamenti prevista dalla Legge.
Per potersi togliere ogni dubbio, basta sfruttare il portale dell’INPS. Accedendo tramite SPID, CIE o CNS alla propria area privata, si avrà modo di andare nella sezione Estratto Conto Contributivo all’interno del Fascicolo Previdenziale del Cittadino. Dove avere uno specchietto completo di tutti i contributi che sono stati regolarmente accreditati e che daranno modo di godere del trattamento pensionistico.
Qualora doveste notare eventuali anomalie nel conteggio, dovete rivolgervi al più presto all’INPS. Sia online che in uno dei tanti sportelli presenti negli uffici sparsi in tutta Italia. Portate con voi la documentazione utile, ossia una stampa dei contributi che sono stati accreditati regolarmente. Andando a segnare dove ci sono omissioni. E poi le buste paga o altri elementi utili a dimostrare che in realtà, in quel frangente, sono stati versate tutte le quote previdenziali necessarie. Solo in questo modo, potrete ovviare al problema lanciato dall’INPS e non dover attendere ulteriormente prima di poter andare in pensione. Solo per un errore del sistema che non ha regolarmente accreditato tutti i soldi versati.