Con il costo della benzina alle stelle i rimborsi sono effettivamente meglio di un bonus per i guidatori.
Negli ultimi tempi c’è stato un innalzamento costante e progressivo del costo del carburante, cosa che ha scoraggiato non poco i cittadini che devono affrontare questi aumenti anche per beni essenziali come appunto la benzina. Ovviamente ci sono delle tecniche utili e dei suggerimenti per risparmiare, ma resta comunque il problema.
Il bonus benzina stanziato per sostenere i costi ha comunque fatto poco, senza considerare che l’erogazione una tantum non è risolutiva per chi deve fare il pieno ogni volta. E che comunque è stato destinato solo ai nuclei che già beneficiavano di altri incentivi perché composti da almeno tre persone. Tutti gli altri sono rimasti fuori, ecco dunque perché oggi i rimborsi sono fondamentali.
Rimborsi sul costo della benzina, come ottenerli
Anche piccole variazioni e integrazioni possono risultare determinanti per chi ha già tante spese e quindi, anche se le cifre sono variabili, rappresentano un sostegno concreto che per molti può essere migliore del bonus dal momento che questo è stato erogato limitatamente.
Per i lavoratori che hanno necessità della propria vettura per cause specifiche è possibile infatti richiedere un rimborso sui costi. Quando il dipendente si trova fuori dalla sede del proprio lavoro si parla di trasferta e, quindi, ha diritto al corrispettivo dei costi. I rimborsi vengono direttamente erogati in busta paga ma è importante farne domanda. In questi rientrano il costo della benzina, pedaggi autostradali, spese dei veicolo, quindi tutto ciò che occorre per la propria vettura. Tipologia, limiti, cifre sono ovviamente da considerare in relazione al tipo di contratto quindi a quello che è l’accordo effettivo. Possono cambiare di molto da caso a caso, ma sono sicuramente ottimali perché coprono la cifra per intero.
Per eseguire la procedura di richiesta di rimborso bisogna effettuare domanda apposita e quindi informarsi su quelle che sono le modalità previste nella propria azienda. Senza considerare anche l’integrazione dei Fringe Benefit dove rientra il carburante. Questi sono erogati sia a famiglie con figli che senza nella misura rispettivamente di 2000 e 1000 euro. Tra questi possono figurare anche quelli per il carburante, ma sono accessori rispetto a quanto previsto come formula di rimborso. Il suddetto punto è essenziale perché si può ottenere veramente tantissimo, soprattutto se si utilizza molto spesso la vettura. Anche in questo caso, però, è sempre a discrezione del datore di lavoro che può stabilire modalità, tempistiche e limiti.