Brutte notizie per molti di coloro che hanno beneficiato dell’esenzione ticket: lo Stato rivuole indietro tutti i soldi, i dettagli.
Per coloro che hanno beneficiato dell’esenzione ticket c’è una cattiva notizia. Una parte di questi, infatti, dovrà restituire i soldi allo Stato. Molte persone hanno beneficiato dello status di esente dal ticket, risparmiando così tantissimi soldi per le spese di natura sanitaria.
Alcuni, però, dovranno restituire il denaro e per questo è bene approfondire l’argomento. Si tratta, difatti, di una notizia che interessa una precisa categoria di beneficiari che presto riceverà la comunicazione e la successiva richiesta di pagamento.
Esenzione ticket, ecco chi dovrà restituire i soldi
Come accennato sopra, parte di coloro che beneficiano dell’esenzione ticket potrebbero essere tenuti a restituire i soldi allo Stato. Chiaramente, ciò non vale per tutti, ma solamente ad una specifica categoria di soggetti per cui è bene sapere di quale si tratta. Tanto per cominciare, bisogna dire che l’operazione di recupero crediti riguarda solamente l’anno 2017 ed è volta ad ottenere oltre 580 mila euro.
In particolare, sarà avviata nei confronti dei cittadini senesi che hanno beneficiato dell’esenzione ticket senza averne diritto. L’Asl Sud Est infatti ha avviato il recupero crediti inviando gli avvisi bonari. Gli utenti interessati dalla comunicazione saranno tenuti a procedere entro 60 giorni al pagamento del ticket che riguarderà tutte le prestazioni effettuate nel 2017.
Le lettere dell’Asl in questione sono state inviate in seguito a dei controlli relativamente alle esenzioni con con i codi ERA, ERB, E01, E02, E03, E04. In alcuni casi, infatti, queste sono risultate non effettive e non corrispondenti alle condizioni certificate dal cittadino. È il caso, ad esempio, di coloro che presentino un reddito familiare più alto del limite previsto o lo stato di disoccupazione.
Alla luce di quanto appena detto, i cittadini interessati dagli avvisi bonari avranno la possibilità di presentare documentazione a propria difesa. Non a caso, all’interno di ciascuna comunicazione sarà possibile trovare il codice di esenzione con esito negativo e la relativa motivazione. Oltre a ciò, vi sono contenute le istruzioni da seguire per avviare eventualmente ricorso. Inoltre, sarà possibile far valere le proprie argomentazioni utilizzando l’apposito modello allegato.
Se queste risulteranno valide, si procederà all’archiviazione del procedimento a proprio carico, senza alcun addebito. Qualora, invece, le argomentazioni fornite dovessero risultare inconsistenti o ancora non si procedesse al pagamento di quanto indicato all’interno della lettera, il procedimento a proprio carico potrebbe proseguire con un’ordinanza ingiuntiva con tutte le spese accessorie del caso.