Quali sono le regole dell’Assegno di inclusione, nel caso di persone con disabilità e con specifiche caratteristiche segnalate dalla legge? Attenzione ai casi di rischio di esclusione dal sussidio
Quando si parla di sussidi, come l’Assegno di inclusione, è estremamente importante conoscere nel dettaglio i meccanismi che ne regolano richiesta ed erogazione e, nello specifico, le regole dell’Isee in virtù delle normative che annualmente vengono aggiornate o modificate.
In questo caso specifico, occorre dunque stabilire quando e per quali categorie vi possa essere il rischio di esclusione dal sussidio e per quali ragioni. Entrando nel merito, analizziamo il legame tra Assegno di inclusione e persone con disabilità e sole.
Assegno di inclusione e categorie che rischiano l’esclusione: l’analisi
Quello che si può notare in merito alle regole del 2024 e che sarà presente sul nuovo modello 730, è una importante variazione relativa al limite di reddito richiesto per poter considerare fiscalmente a carico un figlio. L’introduzione della modifica fa riferimento alla Legge di bilancio 2018 ed è effettivamente in vigore dal 1° gennaio dell’anno successivo: quello che si indica a tal proposito, è che i figli abbiano non più di 24 anni ed un reddito annuo non superiore a 4000 euro, oltre al fatto che debbano essere considerati a carico di genitori.
Tale limite scende a 2.840,51 euro nel caso di over 24 e la regola viene applicata anche ad altri parenti per i quali il limite resta esclusivamente quest’ultimo. Dal 2019 in poi si tiene dunque conto sia del reddito che dell’età del figlio, questo in maniera indipendente dalla situazione occupazionale o abitativa. Se però il figlio compie 25 anni nel corso dell’anno e se il reddito supera i 2.840,51 euro, non sarà più considerato a carico.
Nel caso degli invalidi maggiorenni, invece, la situazione si complica ulteriormente. Infatti viene considerato un nucleo familiare autonomo un maggiorenne che vive separatamente dai genitori. Questo a meno che non sia considerato a carico. Ne deriva che, se un invalido civile maggiorenne abita da solo ed è celibe o nubile nonché senza figli, venga incluso nell’Isee dei genitori. In questo modo, i suoi redditi andranno ad aggiungersi a quelli dei genitori e conseguentemente perderà la possibilità di accedere a varie agevolazioni, compreso l’Assegno di inclusione. Questo pur, ad esempio, ricevendo l’assegno di invalidità. È essenziale conoscere questo passaggio per capire i motivi dell’esclusione e verificare se sia possibile trovare strade alternative.