Il TFR può essere maggiorato se si fanno le scelte giuste, anche se nessuno ne parla e quindi pochi sanno cosa fare.
Ci sono vari aspetti da considerare quando si tratta del trattamento di fine rapporto, questo comunemente viene cumulato dall’azienda e corrisposto al termine degli anni di lavoro ma questa non è l’unica via e sicuramente non è quella più remunerativa di tutte.
Sono cinque le considerazioni da tenere a mente prima di fare le dovute valutazioni, possono portare a verità importanti e quindi a risvolti del tutto inaspettati anche economicamente. Sono cose di cui non si parla e quindi nessuno conosce come approcciare a queste condizioni, ci si trova di fronte al pagamento e si accetta senza problemi.
TFR: le cinque verità che nessuno dice
Tutti coloro che lavorano sotto forma di dipendenti quindi con un contratto continuativo hanno diritto al TFR che riconosce, al termine del proprio lavoro presso quel datore, un importo che viene custodito e conservato dall’azienda anno per anno. Si tratta di un beneficio proporzionale, calcolato in base al reddito, quindi in ogni busta paga si può vedere questa voce e anche l’ammontare dello stesso.
Da sempre il procedimento è stato quello di accantonarlo in azienda e fruirne al termine del lavoro stesso, per un cambio o per la pensione. Una questione valida, sicuramente, ma non l’unica opzione possibile. La verità di cui nessuno parla è che, economicamente, la migliore opzione in questo senso è certamente quella di versare quanto dovuto direttamente nel fondo pensione e la motivazione è molto semplice. Quando un cittadino termina il suo lavoro e quindi riceve il TFR, non lo ha subito ma in un periodo successivo, quindi deve aspettare. All’atto dell’erogazione, non riceve tutta la somma, questa viene ulteriormente tassata e quindi perde un tot a seconda dell’aliquota presente in quel momento a livello statale.
La cifra quindi si abbassa e non di poco, l’aliquota può essere ad esempio superiore al 20%, tutto dipende dal reddito e anche dalle condizioni economiche di quel periodo storico. Diversa è la questione se il lavoratore sceglie di fare un passaggio, versare tutto quanto dovuto in un fondo pensione. In quel caso non viene tassato con aliquota standard, si applicherà la tariffa agevolata per i fondi pensione, quindi riceverà molti più soldi, senza considerare che i fondi andranno a incrementare la pensione stessa e quindi di fatto porteranno ad un introito maggiore su tutti i fronti.
Quindi c’è maggiore flessibilità perché ovviamente questo schema è migliore sul piano economico e permette di ottenere un duplice beneficio, meno tasse e quindi più soldi al termine del lavoro, più sicurezza perché quando si tiene il TFR in azienda se questa fallisce l’iter per averlo è prolungato, rendita migliore.