Nel 2024 i liberi professionisti con partita IVA impegnati nell’esercizio di arti e professioni possono ottenere l’Iscro: scopriamo i nuovi requisiti.
L’Iscro, ovvero l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale ed Operativa, è una misura volta a sostenere lavoratrici e lavoratori autonomi, titolari di partita IVA ed impegnati nell’esercizio di arti e professioni, che si trovino temporaneamente in condizioni economiche di difficoltà a causa di scarsità di introiti derivanti dalla propria attività lavorativa.
In via sperimentale, l’indennità venne istituita nel 2021 attraverso la Legge di Bilancio, per poi essere resa strutturale attraverso la Manovra 2024. Dunque, se durante il periodo di imposta precedente a quello in corso il professionista autonomo ha registrato una perdita di entrate, ecco che può avanzare domanda di ottenimento dell’Indennità Straordinaria.
Il sostegno viene gestito ed erogato dall’INPS e gli interessati possono richiederlo in forma telematica, ovvero accedendo attraverso le proprie credenziali digitali allo sportello personale sul sito web dell’Istituto, oppure recandosi fisicamente presso un patronato o intermediario autorizzato attivo sul territorio, o ancora per via telefonica attraverso il Contact Center dell’INPS, entro il 31 Ottobre di ogni anno. Vediamo quindi quali sono i nuovi requisiti da rispettare.
Tra i requisiti più importanti da soddisfare per ottenere l’Indennità, la partita IVA del richiedente deve essere attiva da un periodo minimo di tre anni e, nel corso dell’anno precedente a quello della domanda, il reddito deve essere pari o inferiore alla soglia massima di 12.000 Euro. Inoltre, la lavoratrice o il lavoratore autonomo deve aver versato tutti i contributi previdenziali dovuti e non essere beneficiario di un trattamento pensionistico diretto.
Ancora, i richiedenti non devono essere assicurati presso previdenze obbligatorie, non devono percepire l’assegno d’inclusione ed il reddito dell’anno precedente a quello di avanzamento della domanda deve risultare inferiore al 70% della media dei redditi ottenuti durante l’esercizio dell’attività effettuato nel corso dei due anni prima. Tali requisiti devono essere mantenuti durante l’intero periodo di percepimento dell’indennità.
Se considerati idonei, ecco che dunque si ottiene l’Iscro, che concorre alla formazione del reddito, dunque soggetto a tassazione ma non a contribuzione figurativa. Il periodo massimo durante il quale è possibile ottenere l’indennità è complessivamente di sei mesi, durante i quali i beneficiari potranno essere chiamati a partecipare ad alcuni corsi di aggiornamento professionale proposti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per maggiori approfondimenti, è consigliabile consultare il sito istituzionale dell’INPS.
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