Alcuni pazienti che soffrono di mal di schiena possono accedere alla Legge 104. Ecco come fare per ottenerla.
Il mal di schiena è un sintomo piuttosto diffuso. Può capitare a tutti, almeno una volta nella vita, di soffrirne. L’origine va ricercata in diversi fattori. Non tutte le persone che sperimentano lo stesso disturbo, infatti, sono accumunate da una causa simile. Tuttavia, in alcuni casi, può diventare davvero invalidante. Impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, fino a costringere gli individui al riposo forzato.
C’è chi è anche costretto ad abbandonare il proprio lavoro a causa dei continui dolori e dell’impossibilità di compiere determinati movimenti. Alcuni individui, in base alle caratteristiche riportate, possono ricevere la 104. Si tratta di un aiuto notevole, ma non può essere assegnato a tutti. Bisogna avere requisiti specifici per ottenerla.
Come accedere alla Legge 104 per via del mal di schiena: requisiti e sintomi
Le persone afflitte da mal di schiena sono moltissime. A volte, si tratta di un dolore passeggero che, con le dovute cure, sparisce per molto tempo. In altri casi, la situazione appare decisamente più grave. I disturbi diventano costanti e cronici, fino ad avere un impatto non indifferente sulla vita di tutti i giorni. Queste persone fanno fatica a dedicarsi anche le attività più semplici. Lo svolgimento del proprio lavoro, il prendersi cura della famiglia e le normali faccende domestiche si trasformano in sfide insormontabili.
Non tutti gli individui affetti da mal di schiena hanno diritto alla Legge 104. È possibile ottenerla, ma solo in determinate circostanze. Il dolore provato, infatti, deve essere associato a patologie gravi o degenerative come il cancro, le infezioni spinali, la spondilite anchilosante e l’aneurisma addominale.
Inoltre, un requisito fondamentale è la ridotta capacità di deambulare. I diretti interessati possono rivolgersi all’Inps. Devono presentare una particolare domanda che consente loro di essere inquadrati nelle tabelle di riferimento. In base al caso specifico, verrà assegnata una certa percentuale.
Sarà una commissione medica Asl e un medico Inps a occuparsi di ciò. Verranno richiesti anche alcuni esami medici. Per esempio, il paziente potrebbe essere sottoposto a ecografie, risonanze magnetiche, tac ed elettromiografie. I risultati saranno fondamentale per i passi successivi.
I pazienti che rientrano nella Legge 2024 possono avere tre giorni di permesso al mese. Non sempre, purtroppo, si tratta di un risultato incoraggiante. Alcuni individui, infatti, hanno bisogno di molto più tempo per riprendersi. Ad ogni modo, c’è chi ha diritto anche a un’indennità di accompagnamento.