Scatta l’allarme sul sito dell’Inps per l’estratto conto contributivo: troppi lavoratori e pensionati sbagliano a compilarlo.
L’estratto conto contributivo è un documento essenziale per i lavoratori, in quanto contiene tutte le informazioni relative ai contributi previdenziali versati durante gli anni di lavoro. Questi dati vengono raccolti e conservati dall’Inps in quanto servono a calcolare l’ammontare finale della pensione che il lavoratore riceverà una volta cessata l’attività lavorativa. Ogni cittadino lavoratore ha il diritto di consultare il documento in qualsiasi momento, in modo da controllare che i propri calcoli (e quelli dell’Inps) siano corretti arrivati al pensionamento. Peccato che proprio su questo documento stia scattando un’allarme da parte dell’Inps: troppi sono sbagliati.
L’estratto conto contributivo Inps viene anche detto Estratto Conto Certificativo, ed è consultabile dai cittadini sul sito dell’Inps, accedendo alla propria area personale attraverso identificazione digitale. Oltre alla situazione previdenziale del soggetto il documento contiene altri dati sensibili come i dati anagrafici, il numero identificativo Inps, tutti i dati relativi alle retribuzioni e al versamento delle aliquote contributive applicate a quest’ultime. Inoltre il documento esplicita la personale posizione assicurativa, ovvero se il lavoratore ha diritto a ricevere prestazioni previdenziali in base ai contributi versati.
Abbiamo detto che tutti i lavoratori possono controllare il proprio estratto conto contributivo: basta essere registrati sul sito dell’Inps e accedere alla sezione ‘Servizi per il cittadino’, poi ‘Servizi online’ e successivamente ‘Estratto conto contributivo’. In alternativa ci si può recare personalmente presso un qualsiasi sportello postale sul territorio. Il problema che l’Inps sta ultimamente riscontrando è che molti estratti conto presentano dei dati sbagliati. Nella maggior parte dei casi si tratta di errori di compilazione, del mancato inserimento di periodi di lavoro e relative aliquote.
Nei casi più complessi si possono individuare delle irregolarità nei periodi contributivi, dovuti da un ritardo nel versamento dei contributi da parte del datore di lavoro. Questo potrebbe comportare un ritardo nel versamento della pensione al momento opportuno e, peggio, un errore nel calcolo dell’importo pensionistico. Per questo motivo è essenziale controllare periodicamente il documento ed eventualmente fare richiesta all’Inps per la rettifica dei dati, compilando i moduli appositi e indicando quali sono i dati errati da modificare. In alcuni casi quando mancano dei dati nell’estratto conto potrebbe trattarsi soltanto di un ritardo nell’aggiornamento del documento: in questo caso prima di segnalare l’errore all’Inps è meglio aspettare qualche settimana.
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