Le spese mediche sono detraibili e i cittadini possono ottenere un rimborso diretto in denaro sulla busta paga.
Molti non conoscono la procedura e quindi di fatto acquistano prodotti senza fare attenzione a quella che è la parte da farsi rimborsare, perdendone il diritto. Anche in campo sanitario ci sono molteplici opportunità volte al sostegno del reddito.
Risulta importante quindi comprendere quelle che sono le spese mediche che godono di questa possibilità, qual è la procedura effettiva e come fare per poter ottenere il credito direttamente sul proprio stipendio mensile.
Spese mediche, come far inserire il rimborso in busta paga
Le spese mediche che possono rientrare in questa voce sono tutte quelle che riguardano la propria persona, i figli a carico e comunque il nucleo familiare. Devono essere pagate con carta o bonifico, quindi essere tracciabili, sostenute presso farmacie, medici, strutture apposite. Ottenere la detrazione è molto facile e soprattutto è per tutti.
Quello che bisogna fare è di volta in volta conservare tutti questi documenti quindi andare ad inserirli a fine anno direttamente nella dichiarazione dei redditi. Serviranno fatture, scontrini e tutti i documenti attestanti un pagamento. Ci sono quelle da riportare nel modello 730 e quelle che si possono usare nel modello Redditi.
Ci sono casi specifici poi che sono relativi ai costi di assicurazione sanitaria e simili, questi sono detraibili dall’Irpef o deducibili dal reddito. Una volta fatta la dichiarazione annuale, si risulterà a debito o credito, in base alle tasse da pagare. In una condizione di normalità comunque ci sarà un tot da dover ricevere. Questo verrà corrisposto dal sostituto d’imposta che, per chi lavora, è il datore di lavoro.
Quindi nella busta paga apposita si otterranno i soli in più derivanti proprio dalla detrazione. Quindi si tratta di una spesa proporzionale perché viene calcolato il 19% di quanto pagato e viene rimborsato. Per chi ha speso molto sarà sicuramente una cifra notevole. Sono esclusi alcuni prodotti dal conteggio come ad esempio tutto ciò che rientra negli integratori alimentari e simili.
Questo beneficio è fruibile rispettando l’importo minimo ovvero la franchigia di 129.11 euro. La detrazione quindi si calcola a partire da quella cifra sulla differenza. Valgono anche le spese sostenute all’estero. In questi casi è sempre necessaria la documentazione apposita, quindi la tradizione o comunque documenti scritti in inglese, francese, tedesco e spagnolo possono essere direttamente tradotti dal contribuente. Se la cifra dovesse essere elevata viene ripartita in un rimborso in più anni.