Scadenze Buoni fruttiferi Poste Italiane 2024: ecco quali sono quelle imminenti e quali Buoni quest’anno andranno in prescrizione.
Vengono scelti da migliaia e migliaia di persone perché risultano tra le soluzioni di risparmio più sicure e vantaggiose sul mercato. Nell’ultimo anno, inoltre, la Cassa Depositi e Prestiti, in accordo con Poste Italiane, ne ha aumentato i tassi di interessi, rendendoli dunque ancora più appetibili e facendoli salire sul “podio” degli strumenti di risparmio più richiesti e sottoscritti del 2023, insieme ai libretti postali ed ai nuovi BTP Valore 2024.
E sull’onda dell’entusiasmo che ha accolto le nuove misure a beneficio dei Buoni – e quindi anche dei risparmiatori che li sottoscrivono – Poste Italiane ha pensato di aumentare l’offerta per l’anno in corso e di aprirsi anche ai piccoli ed ai piccolissimi risparmiatori, anche in termini anagrafici, lanciando un Buono dedicato ai minori a tassi agevolati e particolarmente vantaggiosi.
Possono essere di tipo cartaceo o di tipo digitale ed in Italia se ne contano in circolazione circa 46 milioni. Come noto ai risparmiatori, per la prima tipologia di Buono occorre prestare particolare attenzione ad un aspetto specifico: la data di prescrizione. La quale dipende dalla data di scadenza del Buono. Dunque quali sono quelli prossimi alla prescrizione per l’anno in corso?
La prescrizione per il 2024 dei Buoni fruttiferi postali
I Buoni cessano di essere fruttiferi una volta raggiunta la loro data di scadenza. In altre parole, poniamo di comprare un Buono nella data di oggi e che questo abbia scadenza a 6 anni; per i prossimi 6 anni, quindi, maturerà interessi in base agli adeguamenti ministeriali stabiliti per decreto relativamente all’andamento dell’inflazione. Al termine dei 6 anni di validità, cesserà quindi di essere fruttifero, ossia di far guadagnare al sottoscrittore gli interessi ad esso applicati.
Dopodiché? Ebbene, scatta il conto alla rovescia della prescrizione, che per i Buoni è stabilita in 10 anni. Dunque, proseguendo con il nostro esempio, un Buono acquistato oggi, nel 2024, scade nel 2030 e si prescrive nel 2040. Una volta prescritto, il risparmiatore perde e gli interessi e il capitale investito. È importante ribadire che queste norme valgono solo per i Buoni cartacei e non per quelli digitali, o anche detti dematerializzati, che invece non sono sottoposti al termine della prescrizione.
Sono numerosi i Buoni che andranno in prescrizione quest’anno, a cominciare dai più datati sottoscritti tra il Gennaio ed il Giugno del 1984 fino ai più recenti, sottoscritti nel 2020. Per verificare la situazione dei propri Buoni e non rischiare di dimenticarne la prescrizione, è possibile verificare sul sito web ufficiale di Poste Italiane ed anche sul sito online della Cassa Depositi e Prestiti. In alternativa, è possibile recarsi presso gli uffici postali e richiedere una verifica della propria situazione, nonché decidere di riscuotere i Buoni nel caso si stiano appunto avvicinando alla data di prescrizione.