Per fare donazioni ai figli bisogna seguire attentamente alcune regole fondamentali e chi non lo fa rischia un guaio grosso: ecco cosa.
Ogni giorno i genitori donano dei soldi ai figli, sono gesti che vengono fatti quotidianamente e senza dare tanto peso. Ma ecco cosa dice la legge a riguardo e quali sono le regole da dover rispettare per non rischiare guai davvero seri.
Le donazioni ai figli sono atti che i genitori compiono quotidianamente, dall’elargire piccole a grandi somme di denaro. Ci sono anche donazioni più cospicue come quella di una casa ad esempio, ma ecco cosa dice la legge a proposito. Per poter effettuare queste operazioni infatti bisogna rispettare alcune regole per non avere guai con il Fisco: ecco quali.
Donazioni ai figli: quali regole rispettare per non avere guai
Ogni giorno capita di donare ai figli, tramite contanti o bonifico, soldi che possono essere sia di entità minima che importante, come ad esempio un acconto per comprare una casa. Non è però tutto così semplice infatti ci sono alcune donazioni in favore dei figli che sono d’oggetto a imposte a carico del beneficiario, ossia di chi riceve la donazione.
Non sono soggette alle imposte delle Agenzie delle Entrate le donazioni che hanno in modico valore, che servono per spese relative a matrimonio, educazione, malattia, per i veicoli iscritti al PRA o se fanno parte di aziende come ad esempio le quote sociali o le azioni. Sono invece soggette a imposta tutte quelle donazioni che riguardano la liberalità donativo, anche indiretta, la rinuncia all’usufrutto in favore dei nudi proprietari e le donazioni all’estero anche se i sigaretti risiedono in Italia. Vediamo allora come fare.
Potrebbe sembrare strano chiedersi come fare donazioni ai figli, ma al di là della paghetta, per importi più alti bisogna compiere queste operazioni in modi specifici. L’avvocato Angelo Greco, direttore de “La legge è uguale per tutti”, sulla sua pagina YouTube, spiega come fare
Ecco alcuni modi per effettuare una donazione ai figli senza avere guai con il Fisco:
- recarsi dal notaio per sottoscrivere un atto, e solitamente questo avviene quando si dona la casa con nuda proprietà per cui alla morte del donante, senza dover fare testamento e successione, la casa passa al figlio;
- consegnare direttamente il bene al donatario, ma se non di è di modico valore serve sempre un atto pubblico. Questa viene definita in baso al patrimonio di chi dona;
- un modo per poter donare a un figlio è con un pagamento tacciabile quindi con bonifico. Basta indicare nella causale, per evitare problemi con il fisco, che si tratta di una donazione. Un genitore può anche indicare in un atto notarile che quello che compra è per il figlio evitando così il doppio passaggio di proprietà;
- un altro modo per fare una donazione è quello di consegnare direttamente il denaro in contanti. In questo caso non bisogna superare il limite previsto per legge per il trasferimento del denaro in contante.