Dal mondo degli insetti si possono imparare tante cose: ecco cosa potrebbero insegnarci le formiche per risolvere il problema traffico.
Viaggiare in auto è un’esperienza davvero comoda: riduce i tempi e ci permette di raggiungere senza fatica la meta desiderata. Nelle grandi città, però, l’esperienza può trasformarsi in una vera e propria tortura, specialmente negli orari di punta.
Se si pensa che in città come Roma o in altre capitali europee del mondo, una persona può impiegare addirittura ore per il tragitto casa-ufficio, si comprende bene come il tutto possa diventare davvero stressante. Soprattutto perché, dopo una lunga giornata di lavoro, tutto ciò che si desidera maggiormente, è rientrare a casa e potersi rilassare.
La situazione diventa ancora più stressante quando si deve raggiungere un determinato luogo entro una certa ora, perché il rischio è quello di mancare un appuntamento importante. Il traffico, dunque, può essere davvero un motivo di grande ansia, che non agevola affatto la vita in città.
Da una serie di studi, però, è emerso che se prendessimo esempio dalle formiche, probabilmente riusciremo a risolvere il problema degli ingorghi cittadini.
E se le formiche dessero una grande lezione di urbanistica a tutti coloro che hanno il compito di pianificare la viabilità urbana? Uno studio ha analizzato il comportamento delle formiche quando devono spostarsi in massa. Quello che è stato maggiormente oggetto di analisi è la strategia messa in atto dalle formiche per evitare ingorghi e rallentamenti, nel proseguire la loro marcia.
L’esperimento ha coinvolto 12 colonie di Diacamma indicum, ovvero una specie di formiche dove la regina è assente. Le formiche sono state messe all’interno di un’arena molto affollata, proprio per capire come si sarebbero mosse di fronte agli ingorghi.
Si è scoperto, che anche in situazioni di “traffico”, le formiche conservano il loro spirito collaborativo e la tendenza a non lasciare indietro nessuno. Gli esemplari coinvolti nello studio, infatti, si sono avvicendati nei viaggi di andata e ritorno, facendo sì che più formiche, insieme, non occupassero lo spazio contemporaneamente.
Al centro dell’arena, infatti, si era previsto una sorta di ponte a cui le formiche avrebbero potuto accedere solamente in fila indiana: proprio qui, queste hanno dimostrato tutta la loro intelligenza collaborativa. Per di più, i leader si sono occupati delle formiche che si erano perse, per riportarle sulla giusta strada, andando così a sciogliere i nodi che si erano creati.
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