Spesso si viene danneggiati senza rendersene conto: la legge italiana prevede un risarcimento cospicuo, cosa sapere.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che la legge tutela anche l’immagine della persona e quando quest’ultima viene danneggiata, soprattutto in pubblico, si ha il diritto a un grande risarcimento. Per ottenere tale risarcimento, però, c’è bisogno di prove che riescano ad attestare l’evidenza del danno subito, un danno concreto, in grado di creare un pregiudizio sulla persona offesa, morale oppure economico.
La lesione della reputazione dell’individuo può arrivare sul piano dell’identità personale sia in un contesto sociale, che un contesto professionale. In entrambi i casi il risarcimento è lecito. Al verificarsi di un danno d’immagine, dunque, ci si trova di fronte la presenza di una lesione di un diritto fondamentale della persona.
La tutela dell’immagine e della reputazione di una persona trova fondamento giuridico in maniera implicita nell’articolo 2 e 3 della Costituzione. Quando si parla di danno all’immagine si riferisce a un’offesa che deve superare giuridicamente i limiti costituzionali della libertà di espressione e di critica. A seconda di come viene classificato il comportamento che ha arrecato il danno, quest’ultimo può essere inteso come un illecito civile o penale, andando a configurare un ingiuria o una diffamazione.
Ingiuria e diffamazione, come ottenere risarcimento per un danno all’immagine e cosa rischia l’altra parte
Accuse che riguardano spesso il mondo dell’informazione, soprattutto per quanto concerne l’utilizzo di determinati aggettivi ed espressioni quando si scrivono tematiche di gossip, politica e spettacolo. Se si tratta di ingiuria, ci si rifà a multe tra i 100 e gli 8mila euro. Che però possono salire fino ai 12mila euro se il danno è stato arrecato di fronte a molte persone.
Quando l’offesa viene veicolata attraverso mezzi di comunicazione che consentono la massima diffusione del messaggio, come un social network o un giornale, si è in presenza di un’aggravante e si parla di diffamazione. Per agire basta sporgere querela con dati alla mano.
La prova del danno d’immagine Il danno da pagare, dunque, non consiste nella lesione di un diritto, o almeno, non solo in quello. Ma, soprattutto, nelle conseguenze pregiudizievoli che ne derivano, in assenza delle quali non si avrà diritto al risarcimento. In ogni caso, quando si ha il dubbio di poter essere stati vittime di un’offesa del genere, ci si può sempre rivolgere a un avvocato. E valutare il caso dai diversi punti di vista per capire se sporgere querela è conveniente o meno.