Da Zara a Ralph Lauren: non immaginerai mai chi produce i capi che indossi

Se pensavi di sapere tutto sui capi che indossi e acquisti da brand importanti come Zara, ti sbagli: ecco la verità sconvolgente.

Essere consapevoli di ciò che si fa, si mangia, si guarda, si ascolta e si compra, è importante per avere una maggiore consapevolezza della propria condizione di consumatore. Evitare di incorrere in scomode truffe e farsi ingannare da brand poco seri e trasparenti e anche di arginare il consumismo inutile e tutti quei prodotti che arrivano a noi sporchi di catene produttive poco etiche. Si tratta di vivere con intelligenza e amare il Pianeta, qualcosa che dovremmo imparare tutti a fare, sempre di più e sempre meglio.

Ecco perché se nel mirino ci finiscono i tuoi brand preferiti, non gridare subito alla fake news: informati e, eventualmente, cambia preferenze. Sapevi che cosa succede dietro le quinte di alcune aziende molto famose e amate come Zara o Ralph Lauren? Non ci crederai mai ma, forse, dopo aver saputo queste cose, opterai per vestiti di altra provenienza. Ecco la scoperta sconvolgente sulle fabbriche di questi brand.

Cosa succede dietro le quinte delle maggiori aziende di moda come Zara o Ralph Lauren: tutti sconvolti

Che le aziende, a volte, nascondano qualcosa di poco pulito o poco etico ai consumatori finali è cosa nota. Non ci stupiamo mai troppo di scoprire del marcio in tutti quei brand che magari fino a poco tempo prima erano i nostri preferiti e di cui ci fidavamo ciecamente. Per fortuna esistono le inchieste pronte a smascherare tutti gli inganni e i tarli anche nelle marche migliori. Se Zara e Ralph Lauren sono le tue preferite, dovresti assolutamente conoscere questo retroscena.

Quello che ha rilevato – e rivelato – Report nella sua inchiesta nelle fabbriche di alcuni brand famosissimi, tra cui anche Zara, è davvero inquietante e difficile da vedere. Se credete di indossare capi italiani, sbagliate: la maggior parte della produzione dei brand di lusso e di massa è spostata in Oriente, dalla Cina, al Bangladesh con fabbriche in condizioni pietose e con standard al di sotto del minimo sindacali sotto tanti punti di vista.

Non solo per le condizioni dei lavoratori, pagati pochissimo e con turni di lavoro massacranti ma anche gli standard ambientali sono assolutamente sotto le scarpe. Si tratta dunque di brand che inquinano con una produzione sempre più importante nei numeri e sempre meno attenta all’ecologia. Attenzione a quello che comprate!