Le persone che soffrono di dolori articolari possono ottenere l’assegno di invalidità ogni mese? Ecco che cosa dice la legge: tutto quello che c’è da conoscere.
Sono tante le persone che avvertono il dolore articolare, quel disagio che colpisce le mani, le ginocchia, i fianchi, i piedi o la colonna vertebrale di un individuo. Una condizione che può diventare un fardello per un soggetto nel corso della vita quotidiana.
Il dolore articolare non è uguale a tutti ed è diverso da persona a persona. È un tipo di malessere che varia in intensità, tipo di dolore e durata. Può essere un dolore acuto, ricorrente o cronico, oltre al fatto che può lasciare le articolazioni rigide e doloranti. Alcuni avvertono delle sensazioni di bruciore o pizzicore o una combinazione di tutte e due.
I sintomi del dolore articolare possono variare da persona a persona. Quello che è certo è che può influenzare la vita quotidiana e la funzione del corpo di ogni persona. Proprio per questo motivo sono in tanti a chiedersi se i dolori articolari sono riconosciuti per l’ottenimento dell’assegno di invalidità. La legge lo prevede, ma solo in alcuni casi.
Assegno di invalidità per dolori articolari: ecco quando richiederlo
I dolori articolari potrebbero limitare la capacità di svolgere le attività quotidiane a seconda della gravità del dolore e dell’infiammazione. È noto che l’artrite colpisce le articolazioni, ma esistono anche altre condizioni che possono causare dolore articolare. La legge riconosce delle agevolazioni associate ai dolori articolari e invalidità.
È bene sottolineare che le agevolazioni dipendono sempre dall’ottenimento dell’invalidità oppure dall’handicap in questione, così come dalla percentuale di invalidità o dal grado di handicap che il medico riconosce. Chi soffre di dolori articolari ha i seguenti diritti:
- Esenzione ticket sanitario per le visite legate alla loro malattia. La richiesta deve essere presentata presso l’ASL di residenza della persona, previa emissione di un certificato medico.
- Invalidità civile: riconosciuta solo se si ha una percentuale minima di riduzione della capacità lavorativa di almeno il 33%. La persona in questione viene valutata da un medico INPS e l’invalidità deve essere del 75%.
- Riconoscimento handicap: riconosciuto attraverso la Legge 104.
- Agevolazioni auto per disabili: ci sono diversi vantaggi quali detrazioni fiscali e l’esenzione dal pagamento del bollo.
- Contrassegno invalidi che permette il parcheggio in zone riservate. Ha una durata di 5 anni per poi essere rinnovato.
- Indennità di accompagnamento: spetta a coloro che vengono riconosciuti come invalidi al 100%.
