Quello che bisogna sapere sul piano cottura a induzione, svolta sulla bolletta o salasso? Cosa bisogna sapere prima di installarlo.
Conviene il piano di cottura a induzione, ovvero elettrico, o quello a gas? Quanto incide il primo sulla bolletta dell’energia elettrica? Queste sono le domande più comuni tra i consumatori, con tutte le incertezze che ne derivano sull’opportunità di installare le piastre elettriche per cucinare. Prima di prendere ogni decisione è bene essere informati su consumi e costi.
I piani cottura della cucina con le piastre elettriche a induzione e non più con i fornelli a gas saranno in futuro in tutte le case, quando sarà progressivamente eliminato il gas come combustibile per il riscaldamento e per la cucina. Al posto della caldaia a gas, il riscaldamento sarà fornito dalle caldaie a pompa di calore, alimentate con fonti di energia rinnovabili, come quella fornita dai pannelli fotovoltaici. Mentre, le cucine saranno collegate all’impianto elettrico.
Le nuove norme ecologiche vanno in questo senso, l’obiettivo dell’Unione Europea è quello di portare gli edifici residenziali alla classe energetica E entro il 2030, sostituendo il gas con l’energia elettrica, a partire dalle nuove case. Nel frattempo, c’è chi ha già cambiato il fornello della cucina con le piastre a induzione. Ma quanto consumano di energia elettrica? E, dunque, quanto costano in bolletta? Ecco cosa bisogna sapere.
Piano cottura a induzione, svolta sulla bolletta o salasso?
Le piastre a induzione del piano cottura a energia elettrica sono formate da una lastra nera in vetroceramica, sotto alla quale si trovano delle bobine che poggiano su un nucleo di ferrite, in corrispondenza dei fuochi. Le bobine vengono attivate con l’accensione dell’impianto elettrico del piano cottura e in base al principio dell’elettromagnetismo, l’energia viene trasformata in calore, che scalda le piastre e le pentole o padelle posate sopra. In termini di consumi, occorre tenere conto che il piano cottura a induzione utilizza il 90% dell’energia impiegata per l’accensione, mentre quello a gas solo il 50-55%, a causa della dispersione di calore. Questo significa che l’energia elettrica è più efficiente del gas, ma costa anche di meno?
Utilizzando la corrente elettrica anche per cucinare, ovviamente il consumo aumenterà, occorre vedere se questo aumento sarà compensato dal minore consumo di gas. Tenendo conto dell’energia richiesta in media per scaldare una pentola, questa viene generalmente indicata in 400 kWh di calore all’anno.
Per produrre questa energia, il piano di cottura a induzione, con una efficienza al 90%, ha bisogno di circa 450 kWh all’anno, che comporta un costo in bolletta di circa 72 euro. Mentre il fornello a gas, che ha un’efficienza di circa il 50%, avrà bisogno di 800 kWh che sono prodotti da circa 75 metri cubi di gas metano (un metro cubo di gas metano corrisponde a 10,69 kWh), per una spesa sulla bolletta del gas di circa 52 euro all’anno.
Dunque, nonostante la maggiore efficienza delle piastre a induzione, il risparmio sulla bolletta del gas non compensa quello del maggiore costo nella bolletta elettrica. Nel tempo, tuttavia, i piani cottura a induzione diventeranno sempre più efficienti. Inoltre, occorre tenere conto anche del minor tempo di cottura dei cibi, perché le piastre si scaldano prima.
Infine, chi ha l‘impianto fotovoltaico in casa, deve installare subito il piano di cottura a induzione perché già ora non paga o paga pochissimo l’energia elettrica. Dunque, è inutile pagare il gas per cucinare.