Quando le modelle sfilano solitamente non sorridono mai, ci avevi fatto caso? Ecco il vero motivo che quasi nessuno conosce.
Uno dei momenti di alta moda che punta ogni stilista è proprio la sfilata, dove ha la possibilità di mostrare al mondo la sua linea, i suoi colori, gli abbinamenti e tutto quello che concerne lo stile, il design e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente, ogni stilista sceglie le sue modelle; ad esempio Gianni Versace, a suo tempo, scelse come musa Naomi Campbell. Quello che molti hanno notato è il fatto che le modelle, tendenzialmente, tendono a non sorridere mentre sfilano: ma qual è il vero motivo?
Nel corso degli anni, moltissime modelle hanno indossato abiti griffati alle più importanti sfilate di moda. I brand puntano non solo alla bellezza, al viso, ma anche a risaltare quanto più possibile i loro abiti rimanendo nell’immaginario collettivo italiano ma soprattutto internazionale.
A riuscirci proprio in questo intento è stato Gianni Versace e, dopo la sua scomparsa, ci ha pensato Donatella con abiti iconici che hanno lasciato un segno indelebile nell’alta moda. Ad esempio, ricordiamo proprio un abito floreale sulle tonalità verdi e gialle indossato dalla bellissima Jennifer Lopez in due occasioni a distanza di 20 anni.
La domanda che ancora oggi nessuno ha dato una chiara risposta è la seguente: come mai le modelle durante le sfilate non sorridono mai? Oggi daremo finalmente una risposta a questo quesito che interesserà a molti curiosi come voi.
Come mai le modelle non sorridono mai durante le sfilate?
Molte celebrità tendono a partecipare a molte sfilate importantissime nel mondo della moda. Recentemente, si è parlato della famosa sfilata a Parigi della L’Oreal. Quello che ha colpito particolarmente il pubblico, in questa sfilata è stato il numero di modelle, attrici e personaggi famosi che hanno sfilato liberamente, salutando il pubblico e soprattutto sorridendo. E’ una cosa abbastanza inusuale questa, in quanto solitamente le modelle non sorridono mai e sono abbastanza imbronciate.
A spiegare come mai le modelle in passerella risultano sepre tristi e imbronciate ci ha pensato la giornalista di moda Vanessa Friedman sul New York Times, rivelando: “È terribilmente difficile mantenere un’espressione credibile di grande gioia quando stai camminando davanti a centinaia se non migliaia di sconosciuti”.
Aggiungendo successivamente: “mentre le tue scarpe probabilmente sono della misura sbagliata, perché sono misure standard, sei estremamente concentrata sul non scivolare o cadere, stai indossando chiffon in inverno o pelle in settembre con 27 gradi, e sei in parte accecata dai flash di un milione di fotografi”.
Nel caso della fotografia, invece, si predilige sin dall’Ottocento un espressione seria perché rappresentavano eleganza, dignità ed elevata classe sociale. Per molti anni sorridere è stata vista come una cosa per poveri, malati e ubriachi. Questo stesso concetto è stato trasportato anche nel mondo della moda in quanto un sorriso veicolerebbe l’idea che chi indossa quei vestiti sia in qualche modo poco sicuro di sé.
Oggi la maggior parte delle modelle che sfilano o vengono fotografate interpretano un ruolo che è molto più vicino a quello di un manichino che di una persona. Questo concetto ha comunque delle eccezioni come i coreografici spettacoli che Victoria’s Secret ha fatto fino al 2018 e non vale per i personaggi famosi.