Allarme Aspirina: in questi casi devi evitarla: i medici svelano i rischi che tutti ignorano

È considerato un farmaco “leggero”. Ma non sempre fa bene prendere l’aspirina. Ecco i casi in cui bisogna proprio evitarla.

Anche questo medicinale può far correre dei rischi e ha delle controindicazioni che in alcuni casi ne sconsigliano l’assunzione.

Quando l'aspirina non va presa
In alcuni casi è meglio tenersi alla larga dall’aspirina
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Aspirina: è uno dei farmaci più vecchi e usati al mondo, per le sue molteplici funzioni. Ma l’aspirina, che almeno 5 milioni di italiani assumono abitualmente, non va presa sempre. Quando è meglio non prendere l’aspirina? Ci sono particolari controindicazioni per questo medicinale? Quali rischi si corrono?

Oltre ai numerosi benefici, ci sono una serie di casi nei quali l’aspirina non va presa a causa dei rischi dell’acido acetilsalicilico contenuto nel medicinale, brevettato a fine XIX secolo dalla Bayer ma i cui effetti sono noti fin dall’Antichità.

I casi in cui non va presa l’aspirina

In particolare l’aspirina viene assolutamente sconsigliata a questo tipo di soggetti:

  • Persone con denti instabili, gengive sanguinanti o che di recente hanno avuto un’estrazione dentaria.
  • Persone ipertese, più esposte a possibili ictus e emorragie.
  • Persone sofferenti di bruciore di stomaco, gastrite, ulcere emorragiche.
  • Persone col morbo di Crohn, emorroidi sanguinanti o rettocolite ulcerosa.
  • Persone con ulcere varicose alle gambe, o lividi e ematomi da traumi.
  • Donne in gravidanza o durante l’allattamento al seno.
  • Bambini di età inferiore ai 12 anni.

C’è poi tutto un’altra serie di casi dove non va presa l’aspirina. Si tratta di evitare le associazioni pericolose con altre terapie.

aspirina quando non va presa
Ecco quando è meglio evitare di prendere l’aspirina Cassanoweb.it

Più nel dettaglio, non bisogna assumere l’aspirina in caso di terapie in corso per asma, insufficienza renale o epatica. C’è poi incompatibilità tra aspirina, eparina e anticoagulanti. Stessa situazione di incompatibilità anche per altri antiaggreganti, come ad esempio il Clopidogrel e la ticlopidina. Infine l’aspirina non può essere assunta con altre molecole come la ciclosporina e i farmaci immunosoppressori.

Ma c’è anche il caso in cui l’aspirina, come qualunque altro medicinale, viene presa da una persona allergica, ignara di questa situazione. Secondo gli esperti anzi l’intolleranza all’acido acetilsalicilico non è affatto rara. I sintomi dell’allergia sono piuttosto evidenti: prurito, rinite, orticaria, fino ai problemi respiratori e allo shock anafilattico. Cosa fare in questi casi? È sufficiente un antistaminico, e se la situazione non dovesse migliorare è meglio recarsi subito presso un Pronto soccorso.

Infine, anche l’aspirina può presentare degli effetti collaterali. I più frequenti sono questi:

  • Bruciore di stomaco, nausea e vomito.
  • Deterioramento della funzionalità dei reni.
  • Cefalea, insonnia, sonnolenza.
  • Tremori e confusione.
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