Una delle domande più comuni in cucina riguarda la disputa tra legumi secchi e in scatola o barattolo e i reali benefici di ognuno.
Se quelli “pronti all’uso” sono di sicuro più comodi, verrebbe da pensare che non possa dirsi lo stesso se si pensa ai valori nutrizionali quindi al beneficio sull’organismo. Per sciogliere ogni dubbio e capire anche esattamente quale utilizzare, è interessante valutare le differenze attraverso il parere dell’agronomo.
I legumi vanno consumati sempre durante la settimana, chi ha problemi intestinali può optare per un passato così da limitare i danni o comunque scegliere quelli decorticati che sono appunto privati della parte esterna, colpevole di causare i tipi disturbi.
Ceci in scatola o freschi, cosa cambia
I legumi fanno bene, sono parte della dieta mediterranea e quindi rappresentano un pasto da considerare sempre con cadenza regolare nella dieta, anche più volte durante la settimana, come specificato abitualmente dai medici. Su quale tipologia scegliere invece le cose cambiano e c’è anche una certa confusione nel capire quali si presta meglio alle proprie necessità.
L’agronomo più famoso del web, Daniele Paci, ha voluto spiegare la differenza tra i legumi secchi e quelli in scatola, quindi quelli che si trovano abitualmente al supermercato. Il problema principale, come evidenziato, non è tanto nella questione beneficio o meno perché sono comunque utili anche già pronti all’uso, anche se è ovvio ed è abbastanza scontato che per chi ne ha la possibilità l’acquisto di quelli secchi è sempre meglio.
Il problema principale però si crea per il prezzo perché il fatto di trovarli già inscatolati di fatto ha un grosso impatto economico, solo che nessuno se ne accorge perché un barattolo costa al massimo pochi euro e quindi non grava in maniera importante sulla spesa. Quando si legge l’etichetta, oltre a ciò che è riportato all’interno, va fatta attenzione al peso reale del prodotto e a quello che figura con l’acqua interna. Nei barattoli c’è sempre ed è quasi una fetta importante del totale, ad esempio su uno da 340 grammi ci sono 90 grammi di acqua. Quindi il prezzo non è quello che vediamo se pensiamo effettivamente che il prodotto interno è inferiore a quello che pensiamo.
La cifra può sembrare più o meno simile ma non lo è. Una questione da non sottovalutare poi riguarda le proporzioni. Un chilo di ceci secchi, offre ben tre chili di ceci pronti alla fine, quindi si triplica il valore stesso. Se quindi si spendono sei euro per comprare un chilo di prodotto, alla fine si ottiene complessivamente qualcosa che vale ben il triplo quindi 19 euro.
Quindi se in termini di nutrienza si equivalgono (avendo la possibilità però è sempre meglio farli freschi al momento), il prezzo non è assolutamente uguale e quelli pronti costano molto di più.