Sta per cambiare tutto e, il voto in condotta, non sarà solo un numero dimenticato, ma una votazione importante e da monitorare.
La scuola è un luogo importante di crescita e formazione delle giovani menti di tutto il mondo. I ragazzi entrano in questo mondo da piccolissimi e qui apprendono e studiano le nozioni più importanti a livello culturale, scientifico, ma anche comportamentale. Ecco allora che il voto in condotta, fino a qualche tempo fa considerato di pochissimo valore, oggi è stato riabilitato.
Se nelle pagelle questa tipologia di valutazione era di poco conto, oggi con la riforma Valditara i cambiamenti nel sistema scolastico sono significativi e riguardano anche la nuova attenzione che si è deciso di dare al voto in condotta. Cerchiamo allora di scoprire come influenzerà la valutazione di studenti e docenti.
Come cambierà il voto in condotta?
Sino ad oggi è rimasta valida la legislatura scolastica decisa con la riforma Gelmini del 2008. Con essa si stabiliva che ogni scuola doveva scegliere e stabilire un elenco di sanzioni per chi aveva delle mancanze disciplinari che non dovevano però influenzare la valutazione del profitto. Se, praticamente, un ragazzo è un genio e ha tutti voti ottimi nelle materie classiche, ma è ineducato e quindi ha delle carenze in disciplina, la votazione in condotta non avrebbe mai intaccato quella scolastica insomma.
Il Ddl attualmente in discussione invece propone una serie di novità a scuola. In primis il fatto che il voto in condotta sarà esteso anche alle medie e superiori e influenzerà le altre votazioni. Arrivando persino a pesare sui crediti necessari per ottenere l’ammissione alla maturità.
Il culmine è il 6 in condotta. In quel caso si avrà automaticamente un debito in educazione civica da recuperare l’anno successivo.Il 5 in condotta viene dato invece solo nel caso di reiterati comportamenti dannosi e violazioni ripetute del regolamento d’istituto e del rispetto del prossimo. In alcuni casi viene valutata anche la sospensione fino a due giorni in cui lo studente non rimarrà a casa, ma sarà obbligato a seguire delle attività di riflessione e approfondimento proprio sulle tematiche sociali cui è venuto meno con i suoi comportamenti. Alla fine redigerà un elaborato che verrà valutato da parte del consiglio di classe.
L’idea alla base è il fatto che si vuole prestare particolare attenzione all’educazione dei ragazzi in tema rispetto del prossimo. La soluzione con questa riforma sembra essere quella di punire gli atti violenti o di bullismo tramite il voto in condotta. Sarà funzionale? Sicuramente è presto per dirlo e tentar non nuoce. Quello che pare ovvio è che, in questo modo, si voglia puntare il riflettore sui comportamenti sbagliati dei giovani e renderli palesemente gravi e condannabili.