Continuano i trambusti e gli scossoni nel mondo degli affitti: ecco cosa sta succedendo tra sfratti e nuove tutele, è tutto in cambiamento.
Quello del caro affitti, come ormai ben sappiamo tutti quanti, è senza dubbio un problema ormai sempre più impellente, urgente e che soprattutto ha cominciato a interessare tutti noi senza esclusione di colpi. L’attenzione su questa questione così complessa è stata, inizialmente, sollevata proprio dagli studenti e dai giovani adulti che si preparano ad affrontare la propria vita professionale lì dove il lavoro glielo permette.
Quella che è stata evidenziata da queste categorie di persone, tuttavia, è una situazione tutt’altro che piacevole e soprattutto di facile gestione. Negli ultimi anni, infatti, sembra proprio che gli affitti abbiano subito un’impennata senza precedenti e soprattutto creato un mercato a dir poco sconvolgente. Competitivo, fuori controllo e spesso ai limiti del lecito: rendendo così impossibile a tantissime giovani di poter inseguire i propri sogni e futuro al di fuori della città natale.
Insomma, la verità è proprio questa: più si sale al Nord, più ci si approccia a quelle che potremmo definire le grandi città del nostro Paese, più la questione diventa drammatica. Gli affitti sono ormai ingestibili, inarrivabili per tantissimi di noi, e soprattutto troppo pochi per quelle che sono le richeste che crescono di anno in anno.
Dopo tanto tempo di silenzi o, ancora, in cui farsi sentire è stato a dir poco impossibile, adesso è arrivato finalmente il momento di poter affrontare la questione del caro affitti alla luce del sole. Questa, infatti, è diventata ormai a conti fatti una vera e propria emergenza nazionale.
Mentre gli sfratti sembrano aumentare a dismisura proprio nell’ultimo periodo, sono tuttavia mutate anche le leggi che permettono di tutelare gli inquilini: ecco, dunque, a cosa è possibile aggrapparsi per difendersi. Innanzitutto, ricordiamo che tra i vari diritti di in inquilino che paga l’affitto troviamo quello di ricevere un appartamento che sia agibile e dunque che sia dotato di un certificato che ne verifichi le condizioni. In alternativa, il contratto può ritenersi nullo e l’affittuario può avere la possibilità di recedere.
Un altro diritto dell’inquilino è quello di dover sapere se il contratto è stato registrato all’Agenzia delle Entrate, ma soprattutto di ricevere un appartamento che soddisfi tutte le condizioni: per tanto deve essere dotato di acqua, riscaldamento e soprattutto essere sicuro. Se queste condizioni vengono meno, allora si ha la possibilità di recedere il contratto d’affitto.
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