L’amministratore di sostegno può chiedere i permessi 104? La verità che bisogna sapere

Ecco come sono distribuite le erogazioni nei confronti degli amministratori che devono assistere le persone disabili in incarico. Quali elementi distinguere.

Dalla cronaca delle celebrità, si attinge spesso a fatti che concernono l’amministrazione di notevoli patrimoni; in particolar modo, una separazione, o peggio, la dipartita (come è successo a celeberrimi attori e attrici del passato) apre tutta una pagina di avvenimenti giudiziari, in quanto l’eredità e i suoi attori consueti (la parentela) si scontra con compagni di vita non ufficialmente riconosciuti, oppure con amministratori “terzi”, accusati di aver sottratto una parte dei beni oggetto della divisione.

amministratori di sostegno e legge 104
Cosa può o non può fare l’amministratore di sostegno – cassanoweb.it

A parte alcune tristi vicende rese all’opinione pubblica, di fatto sono molteplici le casistiche in cui taluni soggetti necessitano di un’amministrazione delle loro risorse economiche; in maggioranza, si tratta di persone anziane non in grado di intendere totalmente sulle proprie azioni, oppure casi di accentuata disabilità. Per quest’ultima tipologia, la normativa risulta chiara e articolata nel novero della cosiddetta Legge 104 del 1992.

Amministratore di sostegno, quali tutele secondo la legge 104

La Legge 104 costituisce da oltre trent’anni il punto di riferimento normativo per garantire diritti sotto ogni punto di vista nei confronti delle persone portatrici degli handicap previsti dalla suddetta norma. Le basi di partenza su cui omologare la dimensione pubblica e burocratica dei diritti tra disabili e normodotati, sono essenzialmente tre: fiscale, previdenziale, professionale. Pertanto, oggetto della copertura legislativa sono proprio i portatori di handicap che svolgono una professione, oppure i loro parenti.

tutele per amministratori di sostegno
Come vengono tutelati gli amministratori di sostegno – cassanoweb.it

Più di recente, parenti, soggetti terzi e caregiver che si prendono cura e assistono persone disabili, possono accedere a gran parte delle medesime agevolazioni dedicate ai secondi. In ordine professionale, un lavoratore con handicap può concordare col datore di lavoro un calendario di permessi retribuiti, al fine di proseguire il percorso sanitario di terapie e visite mediche; i medesimi possono essere richiesti da coloro che accompagnano. In ordine fiscale, vi è una rosa di scontistiche sull’iva degli acquisti o esenzioni su alcune tipologie di beni, a partire dai dispositivi medico-sanitari.

Amministratore di sostegno, quali assistenti godono dei permessi retribuiti

A maggior ragione, un tale diritto di priorità dei benefici offerti dalla legge 104 viene concesso all’amministratore di sostegno: tale ruolo deve assicurare continuativamente l’assistenza. Ma non a tutori legali o ad amministratori di sostegno delle persone con handicap grave. In altre parole, le agevolazione della legge 104 sono concesse principalmente ai familiari, compresa la richiesta di permessi retribuiti.

portatori di handicap e amministratori di sostegno
Quali permessi possono ottenere gli amministratori di sostegno – cassanoweb.it

Inoltre, a seconda del grado di parentela aumenta il raggio dei benefici. Pertanto, l’ordine di priorità risulterà il seguente: i genitori; i coniugi, da unione civile o da convivente more uxorio; parenti e affini entro il secondo grado; parenti e affini entro il terzo grado per persone disabili dai 65 anni di età. Con disabilità grave, il soggetto e il suo familiare assistente hanno diritto a permessi: 2 ore giornaliere, 3 giorni mensili (validi anche per i figli sotto i 3 anni); oppure, 3 giorni di permesso mensile, per figli dai 3 anni o per coniugi e parenti o affini.

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