Una splendida novità in arrivo, prestazione per la salute gratuita fino a 1500 euro: cosa bisogna fare per averla.
La sanità dovrebbe essere sempre al primo posto. Purtroppo il nostro paese ha dimostrato più volte che non è così e la situazione è sempre più drammatica. Fortunatamente, ogni tanto ci sono delle belle notizie e dei regolamenti che potrebbero favorire i più deboli e poveri a ricevere la giusta assistenza medica e, magari, ad accedere a strutture, operazioni e cure che non potevano assolutamente permettersi. L’Italia ha una sorta di sanità gratuita che man mano nel tempo sta svanendo, sostituita da quella privata.
La vera svolta di cui si sta parlando riguarda in particolare le coppie che vorrebbero tanto un figlio, ma che per diversi motivi non possono averlo e avrebbero bisogno della PMA. La procreazione medicalmente assistita che ha dei costi davvero importanti da sostenere, tutti a carico della coppia. Questa era una di quelle situazioni assolutamente da cambiare e in infetti dal 2024 ci sarà la possibilità di fare questa procedura pagando un semplice e classico ticket.
La svolta è arrivata con l’approvazione, qualche mese fa, del “Decreto Tariffe” Lea (Livelli essenziali di assistenza) che rende di fatto operativi i livelli essenziali di assistenza. Una bella novità per molte coppie che hanno questo sogno da tempo, ma che per problemi economici non potevano realizzarlo. Un fenomeno in crescita di cui bisogna certamente tener conto. Nel 2021, dopo la battuta d’arresto registrata durante la pandemia, c’è stata una ripresa dell’applicazione di tutte le tecniche di PMA. In particolare, i cicli di PMA nell’anno 2021 hanno registrato un aumento del 36% rispetto al 2020, le gravidanze del 50% e i bambini nati vivi del 49%.
Tuttavia, non si hanno attualmente sufficienti elementi a disposizione per valutare se tutte le Regioni permetteranno l’accesso alla PMA in convenzione con SSN senza che emergano diversità territoriali. Il rischio infatti è che non tutte le regioni potranno aderire a questo novità così importante creando una differenza territoriale da non sottovalutare e costringendo alcune coppie a cambiare regione per avere una PMA gratuita.
Mentre la fecondazione nel pubblico è ostacolata da lunghe liste d’attesa, moltissime coppie si rivolgono al privato spendendo, ad oggi, dai 3.500 a 6-7mila euro per una fecondazione omologa e dai 5 ai 9mila euro per una eterologa. Cifre che evidenziano quanto sia stato determinante l’approvazione del decreto tariffe. Un settore dove girano delle cifre davvero importanti e in cui la coppia è giusto che sia aiutata e sostenuta. È necessario un ulteriore impegno affinché sia garantita a tutte le coppie la possibilità di accedere a strutture e servizi preposti alla tutela della salute riproduttiva.
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