Cancro al pancreas, i sintomi iniziali che spesso non vengono notati: massima attenzione
Il tumore al pancreas è considerato quello più letale: purtroppo perché spesso sottovalutiamo questi sintomi che lo indicano
Il cancro al pancreas rimane una delle malattie più letali e insidiose della nostra epoca. Nonostante i progressi nella ricerca medica, la diagnosi precoce e il trattamento efficace continuano a essere le armi migliori che abbiamo contro questa terribile patologia. Ecco, dunque i sintomi iniziali, apparentemente quasi insignificanti, che, invece non dovremmo sottovalutare.
Come sappiamo, il pancreas svolge un ruolo vitale nel processo digestivo, ma quando le cellule pancreatiche iniziano a crescere incontrollatamente, si sviluppa il cancro. Ci sono diversi fattori di rischio associati al cancro al pancreas, tra cui l’età avanzata, il fumo, l’obesità, una storia familiare di questa malattia e alcune condizioni mediche preesistenti come il diabete. Il fumo, in particolare, è uno dei fattori di rischio più significativi, ed è stato collegato a un aumento del rischio di sviluppare il cancro al pancreas.
Questo tipo di tumore è noto per la sua aggressività e la difficoltà di diagnosi precoce, il che spesso comporta una prognosi sfavorevole. Uno dei motivi per cui il cancro al pancreas è così pericoloso è che spesso non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali. O, almeno, ne evidenzia alcuni che tendiamo a sottovalutare. Niente di più sbagliato. Ecco i sintomi iniziali che spesso non vengono notati.
Cancro al pancreas: i sintomi da non sottovalutare
Secondo gli ultimi dati, nel 2022 sarebbero stati ben 14.500 nuovi casi di tumore al pancreas in Italia.
Come detto, si tratta di uno dei tumori più letali, si attesta come il tumore con la minor sopravvivenza sia a un anno dalla diagnosi (34 per cento nell’uomo e 37,4 per cento nella donna) che a cinque anni (11 per cento nell’uomo e 12 per cento nella donna).
Il trattamento del cancro al pancreas può includere chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie mirate. Tuttavia, le opzioni di trattamento dipendono dalla stadiazione del tumore e dalla salute generale del paziente. Le terapie mirate e l’immunoterapia sono aree di interesse in rapida crescita, offrendo nuove speranze per i pazienti. Proprio per via della sottovalutazione della sintomatologia, la diagnosi spesso avviene quando il tumore è già in uno stadio avanzato.
Possono così manifestarsi perdita di peso e di appetito, ittero (colorazione gialla degli occhi e della pelle), dolore alla parte superiore dell’addome o alla schiena, debolezza, nausea o vomito. Una percentuale di malati che va dal 10 al 20 per cento può essere colpita anche da diabete. Come vedete, si tratta di sintomi “comuni” che, purtroppo, presi dalla vita di tutti i giorni, spesso non consideriamo.