Come fare una nuova visita medica per ottenere la pensione di invalidità: la guida

Per poter ottenere la pensione di invalidità bisogna sostenere una visita medica: vediamo tutti i passaggi per ottenere la prestazione

In Italia esistono circa 3 milioni di persone che soffrono di una invalidità più o meno grave. Alcune di queste persone non sono in grado di svolgere nemmeno le azioni più semplici della vita quotidiana come ad esempio lavarsi, mangiare o camminare. Generalmente a queste persone è affiancato un caregiver che si occupa della sua cura.

Pensione invalidità
Pensione di invalidità e vita medica (Cassanoweb.it)

Altre persone, invece, presentano una disabilità più lieve che gli permette, tra le altre cose, anche di svolgere un lavoro. Sono queste persone lavoratrici a poter richiedere la pensione anticipata per invalidità nel caso, però, che gli sia riconosciuta una invalidità pari o superiore all’80%. Vediamo tutti i passaggi per ottenere la pensione di invalidità.

Pensione invalidità: chi può richiederla e perché

Possono richiedere la pensione di invalidità i lavoratori dipendenti esclusivamente del settore privato al compimento dei 55 anni per le donne e dei 60 anni per gli uomini e con almeno 20 anni di contributi versati. Possono andare poi in pensione coloro che hanno almeno 15 anni di contributi ma sono ad alcune circostanze.

Pensione invalidità
Pensione di invalidità e vita medica (Cassanoweb.it)

E’ questo il caso dei lavoratori che al 31 dicembre 1992 hanno maturato 15 anni di anzianità contributiva; di quelli ammessi alla prosecuzione volontaria in data anteriore al 31 dicembre 1992; ai lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare.

Per poter avere accesso alla pensione anticipata il contribuente deve però superare una visita medica. Questo accade perché ai fini del conseguimento della pensione anticipata non si fa riferimento alla percentuale di invalidità civile già accertata dall’apposita commissione medica dell’INPS ma occorre ricevere una nuova valutazione da parte dell’organo giudicante.

L’invalidità di riferimento per accedere alla pensione anticipata non è l’invalidità civile, ma l’invalidità lavorativa, secondo quanto previsto dalla legge numero 222 del 1984. Può capitare, dunque, che un lavoratore o una lavoratrice che sia stato/a riconosciuto/a invalido civile all’80%, possa vedersi respingere la domanda per la pensione anticipata, se non dovesse essere riconosciuto lo stesso punteggio di invalidità lavorativa.

Pensione di invalidità: come presentare domanda

La domanda per la pensione anticipata per invalidità va inoltrata telematicamente all’INPS, allegando il certificato medico introduttivo (modello SS3), compilato e inviato telematicamente da un medico dotato di credenziali di accesso al sito dell’INPS. Questo documento, oltre a contenere i dati anagrafici del lavoratore e una serie di informazioni di carattere sanitario, attesta le patologie invalidanti dell’interessato.

Pensione invalidità
Pensione di invalidità e vita medica (Cassanoweb.it)

La domanda va inoltrata telematicamente all’INPS, accedendo al sito dell’Istituto e alla sezione “Pensione e Previdenza – Pensione di vecchiaia per gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria AGO (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi) e alla Gestione Separata”, una volta autenticati con una delle credenziali in possesso (SPID, CIE o CNS).

In alternativa la domanda può essere trasmessa tramite contact center dell’INPS telefonando al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o lo 06.164.164 (da rete mobile);
tramite enti di patronato ed intermediari INPS, grazie ai servizi telematici offerti dagli stessi.
La domanda per la pensione anticipata di vecchiaia può essere presentata all’INPS a partire dal 1° settembre dell’anno in corso.

L’importo della pensione anticipata per invalidità, a seconda dell’anzianità contributiva maturata e della retribuzione lorda annua percepita, calcolato sull’età minima di accesso (61 anni o 56 anni), varia dai 400 euro ai 700 euro netti al mese.

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