La variante Eris del Covid 19 sta facendo alzare di nuovo il numero di contagi in Italia: per trattarla ci sono medicinali da non prendere.
A distanza di mesi dall’ultima ondata di contagi, sull’Italia sta tornando lo spettro della pandemia di Coronavirus. Responsabile di questa situazione è la variante Eris, che ha fatto innalzare i casi accertati di Coronavirus del 44% nelle ultime settimane.
A parte la giusta preoccupazione di medici e semplici cittadini, però, la situazione per ora è perfettamente sotto controllo. La copertura vaccinale della popolazione, infatti, ha fatto sì che i sintomi dei nuovi casi siano lievi e poco preoccupanti. Oltre a questo il numero di persone ricoverate è ancora gestibile dalle strutture ospedaliere che, al momento, non sono in sofferenza.
Questo significa che le condizioni di salute di chi contrae la variante Eris non sono preoccupanti e, per questo motivo possono essere trattate serenamente a casa con medicinali da banco.
I farmaci da non prendere con la variante Eris
Per trattare farmacologicamente i sintomi della variante Eris è necessario considerare il Coronavirus come una semplice influenza. A tale scopo è possibile trattarne i sintomi con gli stessi medicinali che si prenderebbero per alleviare i sintomi di un comune stato influenzale.
Nel caso di insorgenza di febbre, dolori muscolari o articolari, il consiglio de medici è di assumere paracetamolo. Nel caso del farmaco più conosciuto, cioè la Tachipirina, sarà necessario assumere una dose da 1000 mg due o tre volte al giorno, secondo la necessità e secondo le indicazioni terapeutiche riportate nel bugiardino. Vale la pena ricordare che in commercio esistono farmaci generici a base di paracetamolo che sono efficaci alla stessa maniera ma costano meno in virtù del fatto che non sono legati a un marchio particolare.
Se invece fosse necessario assumere farmaci antinfiammatori, il consiglio è di utilizzare farmaci FANS come l’aspirina o l’ibuprofene. Anche in questo caso è sempre necessario attenersi alle indicazioni d’uso contenute nel bugiardino e non superare le dosi consigliate.
Tra i medicinali da non utilizzare subito ci sono invece gli antibiotici. Se usati quando non necessari, infatti, questi farmaci possono rafforzare il virus rendendolo più resistente e difficile da debellare. Per questo motivo si raccomanda di assumere antibiotici solo se l’infezione dura più di 48 o 72 ore, cioè più di due o tre giorni.
Infine, per quanto riguarda idrossiclorina e clorochina, due medicinali su cui si riponevano grandi speranze al principio della pandemia, ci sono brutte notizie: questi farmaci risultano completamente inutili per la cura del Covid in generale e anche della variante Eris. Addirittura potrebbero peggiorare le condizioni di salute di alcuni pazienti.