Vita su altri pianeti, la rivoluzionaria scoperta della NASA grazie al telescopio James Webb

Il telescopio spaziale James Webb ha scoperto qualcosa di incredibile: vita su un altro pianeta. Cosa sappiamo al riguardo?

La scoperta di nuovi pianeti è un grande obiettivo per gli astronomi. Cercano di portare alla luce dei fatti molto interessanti, così da essere sicuri che la vita non sia soltanto nel nostro pianeta. Riuscire a trovare degli extraterrestri sarebbe fantastico, ma al momento sembra essere soltanto un sogno. Per questo motivo ci si rivolge al telescopio spaziale James Webb.

A tal proposito la NASA ha da riferirci qualcosa di veramente importante. Ha annunciato di aver cominciato le ricerche per un esopianeta distante 120 anni luce dalla Terra. Il suo nome è K2-18b, e le immagini inviate da James Webb hanno incuriosito tutti i ricercatori del settore. Non si tratta soltanto di un pianeta che ospita un oceano. Con sorpresa sono state rilevate tracce di vita organica.

Scoperte tracce di vita in un nuovo esopianeta, che sia la prova che cercavamo? Ecco le analisi degli scienziati

Sono arrivati a questa ipotesi grazie ad una molecola: il dimetil solfuro. Sulla Terra viene generata in presenza di esseri viventi, in particolar modo quelli dell’ecosistema marino. Ciò significa che la possibilità che ci siano delle creature marine in quell’esopianeta è alta. Il punto è che se anche gli scienziati confermassero la presenza della vita organica, questo non starebbe a significare che l’esopianeta possa essere abitabile da noi.

Infatti c’è una cattiva notizia in tutto questo. Sembra che la superficie di K2-18b sia troppo calda per ospitare la vita. Vale a dire che il pianeta non sarebbe in grado di far sopravvivere degli esseri viventi come noi. Tuttavia rimangono soltanto delle speculazioni non ancora accertate: nelle prossime settimane sapremo di più.

Fino a questo momento il telescopio spaziale James Webb non ci ha mai deluso, e sicuramente non lo farà neanche adesso. Da quando è stato lanciato è riuscito a compiere l’impossibile. Può fornire una analisi dettagliata di tutto ciò che vede in fin dei conti. Soltanto questa caratteristica lo rende un dispositivo grandioso.