Vongole richiamate dal mercato, l’avviso ai consumatori: rischio salmonella

Quando si presenta un rischio di salmonella per i consumatori i prodotti contaminati vengono ritirati dal commercio, come è successo con queste vongole.

Vongole in padella
Se hai comprato queste vongole surgelate a marchio Consilia non consumarle, rischi di prenderti la salmonella (Cassanoweb.it)

Quasi ogni giorno sentiamo parlare di prodotti ritirati dagli scaffali dei negozi a causa di alcuni rischi potenziali per i consumatori. Nella maggior parte dei casi a mettere in evidenza questi rischi, e dunque a prendere precauzioni, sono i produttori stessi, le catene di supermercati o discount oppure il Ministero della Salute.

Tramite segnalazioni ufficiali condivise coi consumatori, infatti, si dà notizia di qualche problematica qualitativa legata ai prodotti. Essi vengono dunque sospesi dalla vendita e i consumatori possono richiedere un rimborso o una sostituzione della merce incriminata. L’ultimo caso ha riguardato delle vongole ritirate dal commercio per via di un rischio salmonella.

Vongole surgelate sgusciate da non consumare: potrebbero contenere batteri di salmonella

Vongole Consilia
Un lotto di vongole Consilia cotte, sgusciate e surgelate è stato ritirato dal commercio per rischio salmonella (Cassanoweb.it)

In particolare si tratta di un lotto di vongole surgelate sgusciate a marchio Consilia, segnalate dai supermercati Cadoro e dal Ministero della Salute per rischio microbiologico. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 250 grammi e porta numero di lotto L4109. Il termine di conservazione indicato sulla confezione è fissato a luglio 2025.

A causa della possibile presenza di batteri di salmonella, queste vongole non andrebbero consumate, come consigliano i supermercati Cadoro. Un’intossicazione alimentare di questo genere, infatti, potrebbe risultare in problemi gastrointestinali anche seri. Nella maggior parte dei casi un’intossicazione da salmonella non necessita di ospedalizzazione, ma in soggetti a rischio il discorso potrebbe essere diverso.

Richiami a scopo precauzionale: non consumare certi prodotti

Per non parlare del fatto che si tratta comunque di un’infezione altamente disabilitante e che può avere strascichi prolungati anche per settimane. Non è la prima né l’ultima volta che si presenta un rischio simile per alcuni prodotti: altri esempi ne sono la tartare di scottona a marchio Fiorani segnalata qualche giorno fa, oppure la salsiccia mantovana con finocchietto di Cucina Express.

Infine, per portare una ventata di ottimismo, possiamo sottolineare come molti richiami abbiano scopo precauzionale. Dato qualche problema in fase di produzione o distribuzione, infatti, i produttori decidono di segnalare in via preventiva i propri prodotti, al fine di scongiurare il rischio di contaminazione.

In altri casi i rischi rimangono connessi a problemi con l’etichettatura, ad esempio quando alcuni allergeni non vengono segnalati tra i componenti di determinati prodotti.

Gestione cookie