Auto si inabissa in un laghetto: morti marito e moglie

Questa mattina a Montefano, in provincia di Macerata, due coniugi sono morti dopo che la loro auto è finita in un laghetto per la pesca sportiva. Inutili i soccorsi.

Vigili del Fuoco
Montefano (Macerata), i vigili del fuoco sul luogo della tragedia (Cassanoweb.it)

Una vettura, con a bordo un uomo di 92 anni e la moglie 84enne, è finita nelle acque di un laghetto inabissandosi. Purtroppo, per i due anziani coniugi non c’è stato nulla da fare. Questa la tragedia che si è consumata stamane a Montefano, in provincia di Macerata.

Ad accorgersi dell’accaduto, due ragazzi che hanno lanciato l’allarme e si sono tuffati in acqua per cercare di soccorrere le due persone a bordo, ma senza riuscirci. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i sommozzatori che hanno recuperato il 92enne e la moglie, di cui è stato possibile solo dichiararne la morte. Da quanto appurato si sarebbe trattato di un gesto estremo.

Montefano, auto finisce in un laghetto: morti marito e moglie, avevano 92 e 84 anni

Carabinieri
Carabinieri (Cassanoweb.it)

Un uomo di 92 anni e la moglie di 84 sono morti questa mattina, domenica 7 luglio, dopo che l’auto su cui si trovavano si è inabissata nel laghetto del Circolo per la pesca sportiva di Montefano, piccolo comune della provincia di Macerata.

Due giovani che si trovavano in zona, come riporta la redazione di Sky Tg24, hanno visto la vettura, una Fiat Punto di colore nero, finire nello specchio d’acqua e subito si sono tuffati per soccorrere gli occupanti non riuscendo, però, ad aprire le portiere. Scattato l’allarme, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i sommozzatori ed il personale medico del 118.

Le squadre hanno subito avviato le operazioni di soccorso riuscendo a recuperare dal laghetto l’utilitaria ed i due anziani, residenti a Filottrano. Purtroppo, però, per i coniugi era ormai troppo tardi: è stato possibile solo dichiararne la morte.

Si sarebbe trattato di un suicidio

Intervenuti anche i carabinieri che hanno avviato le indagini sul caso. Sembrano non esserci dubbi: si tratterebbe di un gesto volontario. Il 92enne accudiva da solo la moglie, da tempo affetta da problemi di salute, una situazione che non avrebbe più retto. Per questa ragione, l’autorità giudiziaria non ha disposto ulteriori esami sulle salme firmando il nullaosta per la restituzione ai familiari che potranno procedere con le esequie.

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