L’imprenditore di 56 anni, colpito da un pugno nei giorni scorsi ad Udine, è morto nella serata di ieri in ospedale. Arrestati cinque giovani.
Non ce l’ha fatta l’imprenditore di 56 anni che da alcuni giorni si trovava ricoverato in ospedale dopo essere stato raggiunto da un violento pugno. L’aggressione nella notte fra venerdì e sabato in pieno centro ad Udine.
Il 56enne, secondo quanto ricostruito, era intervenuto per sedare una rissa tra giovani, quando uno di quest’ultimi gli ha sferrato un pugno: l’uomo è caduto ed ha sbattuto violentemente la testa al suolo. Purtroppo, ieri, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale: non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita. Per quanto accaduto sono stati arrestati cinque ragazzi, tre dei quali finiti in carcere.
Udine, colpito da un pugno per sedare una rissa: morto l’imprenditore Shimpei Tominaga
Nella serata di ieri, martedì 25 giugno, è morto Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese di 56 anni che era stato aggredito nei giorni scorsi ad Udine, dove viveva.
I fatti si sono consumati nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 giugno, nel pieno centro della città friulana, quando, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, riportano varie fonti locali e Adnkronos, il 56enne era intervenuto per sedare una rissa fra giovani. Uno di questi, però, gli avrebbe sferrato un violento pugno che lo ha fatto finire al suolo battendo violentemente la testa.
Shimpei è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Udine, dove è giunto in condizioni disperate. Nonostante i tentativi disperati dei medici, non c’è stato nulla da fare: ieri sera, dopo quattro giorni di agonia nel reparto di rianimazione, è stata dichiarata la morte cerebrale dell’imprenditore.
Si aggrava la posizione del 19enne che ha sferrato il pugno
Gli agenti della Polizia di Stato della città friulana, che si stanno occupando delle indagini, poco dopo hanno arrestato cinque giovani, di età compresa tra i 19 ed 31 anni, con l’accusa di rissa aggravata. Tre di loro, compreso il 19enne che ha sferrato il pugno all’imprenditore, sono stati trasferiti in carcere mentre per gli altri due era stato disposto il divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia. Ora per il 19enne l’accusa verrà riformulata e passerà da lesioni personali gravissime a omicidio preterintenzionale.