Molto spesso tendiamo a pensare che l’acqua in bottiglia sia più pulita di quella del rubinetto, eppure in media 4 su 10 sono contaminate.
L’acqua è vita ed è sicuramente una risorsa inestimabile. Per questo in molti tengono alla sua qualità e decidono di comprare l’acqua in bottiglia per essere certi di consumare un prodotto pulito e incontaminato. Negli anni passati, infatti, si è spesso sentito parlare di analisi che avevano rilevato la presenza di inquinanti nell’acqua corrente.
In quelle occasioni ci siamo convinti ancora di più a comprare acqua in bottiglia, oppure a installare dei depuratori in casa. Ciò ha comportato un’impennata nella produzione di rifiuti di plastica in casa, rifiuti che a loro volta devono essere smaltiti. Per questo se vi dicessimo che alcuni test hanno messo in evidenza che anche 4 acque in bottiglia su 10, in media, sono contaminate da inquinanti la situazione risulterebbe ancora più paradossale.
Acque in bottiglia contaminate: l’analisi svizzera mette in allarme i consumatori
Questo è quanto è emerso da una recente analisi effettuata da RTS e Kassensturz , gruppo svizzero francofono che ha analizzato varie tipologie di acqua in bottiglia e rilevato la presenza di diserbanti, pesticidi e microplastiche (che ormai si trovano in enormi quantità anche nei mari). Nonché, in alcuni casi, quella di tossine fungine. Insomma, neanche i bacini di acqua che dovrebbero essere protetti da filtri appositi risultano del tutto immuni alla contaminazione.
A questo punto è lecito chiedersi: quali sono queste acque in bottiglia contaminate? L’analisi ha riguardato alcuni brand di largo consumo, quali San Pellegrino, Valser e via dicendo. Acque che in Svizzera vanno per la maggiore e che dunque espongono un gran numero di consumatori a rischi. In particolare sono 4 i campioni risultati contaminati.
Nell’acqua Henniez, che come le altre a seguire troviamo in vendita nelle catene Coop, sono stati trovati Clorothalonil/Chloridazon. Nella San Pellegrino tracce di PET, cioè plastiche alimentari. Nella Swiss Alpina Qualité & Prix si trovano tracce di polistirolo, mentre nella Valser di Coca-Cola troviamo PFBA.
L’acqua va prodotta, trasportata e conservata in modo diverso
La contaminazione può avvenire durante la fase di imbottigliamento, oppure durante quella di trasporto e conservazione. Le plastiche per uso alimentare, ad esempio, tendono a rilasciare sostanze nel contenuto se esposte a temperature particolarmente alte (è per questo motivo ad esempio che non dobbiamo mai bere l’acqua in bottiglia che è rimasta in macchina sotto al sole cocente). Questi risultati mettono in evidenza la necessità di rivedere il nostro modo di consumare acqua e soprattutto il modo in cui i produttori trattano questo bene primario.