Il tonno in scatola si consuma in tutto il mondo, sia sott’olio che al naturale: ma qual è la versione da prediligere? Risponde un esperto.
Quando non abbiamo tempo o voglia di preparare il pranzo e la cena, molto spesso, finiamo per far ricorso ad alcuni alimenti che risultato sia comodi che gustosi, uno tra tutti il tonno in scatola. Questo alimento si consuma in tutto il mondo, ma porta con sé alcune problematiche relative sia alla nostra salute che alla salute dell’ambiente.
Molto spesso, infatti, la pesca di tonni comporta problemi per l’ecosistema e non sempre i produttori si attengono alle regole nazionali e internazionali per la pesca. Ma non solo, poiché nel tonno in scatola troviamo alte concentrazioni di sodio, di mercurio, istamine (potenzialmente allergizzanti) e, spesso, di grassi. Per ovviare a questi problemi, però, ci sono varie soluzioni.
Innanzitutto dobbiamo imparare a leggere le etichette del tonno in scatola, prediligendo quello pescato a canna (il Rio Mare e il Coop fiorfiore filetti di tonno yellowfin sono i migliori secondo Altroconsumo) e proveniente da aree protette. Il tonno pescato nel Mediterraneo, per esempio, presenta basse concentrazioni di mercurio e può essere consumato in serenità.
In secondo luogo dobbiamo consumarlo con moderazione, evitandone l’abuso. Per ridurre l’apporto di grassi, inoltre, possiamo scegliere il tonno al naturale, invece che quello conservato sott’olio. Ma siamo sicuri che la versione al naturale sia meglio di quella all’olio? Per rispondere a questo quesito è intervenuto il medico dietologo Giorgio Calabrese, spiegandoci come il mezzo di conservazione del tonno possa influire sul prodotto finale.
Il tonno conservato sott’olio è sicuramente più calorico, ha spiegato il medico, ma allo stesso tempo presenta una concentrazione più alta di vitamine liposolubili. Proprio perché tendono a sciogliersi nei grassi, infatti, questi nutrienti si assorbono facilmente nel tonno sott’olio e ci permettono di consumare un prodotto più ricco di nutrienti sani.
Ebbene, le informazioni fornite dal dottor Calabrese mettono in evidenza come spesso ci atteniamo a falsi miti sui prodotti alimentari che consumiamo. Il tonno al naturale non è più sano di quello sott’olio, è semplicemente meno calorico. Allo stesso tempo, però, contiene meno nutrienti e grassi buoni, ad esempio gli omega-3.
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