L’8 e il 9 giugno si può andare a votare per le elezioni europee: scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere e anche gli orari per votare.
Da mesi ormai non si fa altro che parlare delle elezioni europee e ora il weekend dedicato al voto è finalmente arrivato. Tra sabato 8 e domenica 9 giugno, infatti, ci si potrà recare al proprio seggio elettorale di riferimento per esprimere una preferenza, sia per il partito che per i candidati da eleggere.
E per essere certi che la nostra scheda non venga annullata a causa di qualche errore di compilazione, abbiamo pensato di fornirvi un po’ di informazioni utili. Innanzitutto partiamo col dire che, per votare, bisognerà recarsi al seggio dotati di tessera elettorale e di un documento di identità. La tessera elettorale si può ritirare facilmente al proprio ufficio anagrafe che, dal momento che ci sono le elezioni, sarà aperto in via straordinaria anche nel weekend.
Si potrà votare sabato 8 e domenica 9. Gli orari di apertura dei seggi sono dalle 15:00 alle 23:00 nella giornata di sabato e dalle 07:00 alle 23:00 per quella di domenica. Oltre 51 milioni di italiani, dunque, potranno esprimere la propria preferenza tra ben 76 rappresentanti italiani al Parlamento Europeo.
Per prima cosa si esprime la preferenza al partito, poi, facoltativamente, si possono scrivere fino a 3 nomi di rappresentati dello stesso partito. In questo caso, infatti, il voto disgiunto non è possibile: se mettiamo la X su un partito, dunque, non possiamo dare la preferenza a rappresentanti di un altro.
Inoltre bisogna fare attenzione all’area di riferimento dei suddetti rappresentanti e al genere: di 3 rappresentanti espressi, almeno 1 dovrà essere donna. Nel caso ci fossero errori nella compilazione dei 3 nomi oppure non si esprimesse una preferenza esplicita, il voto andrà automaticamente al capolista del partito di riferimento.
Infine bisogna considerare il fattore dello sbarramento: affinché ottengano seggi al Parlamento Europeo, i partiti votati dovranno raggiungere almeno il 4%. Il numero dei seggi eventualmente assegnati aumenterà in base alla percentuale di voti ricevuti, mentre chi non supererà il 4% non sarà eletto e non potrà portare i propri rappresentanti al Parlamento Europeo.
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