Nel pomeriggio di ieri, due bambini ed un’istruttrice sono rimasti feriti dopo il crollo del solaio di una piscina di Bari. Aperta un’inchiesta.
Paura nel pomeriggio di ieri a Bari, dove una parte del controsoffitto di una piscina, situata nel quartiere Poggiofranco, è crollata improvvisamente. Il bilancio è di tre persone ferite, nessuna delle quali, per fortuna, in modo grave.
Immediato l’arrivo sul posto delle squadre dei vigili del fuoco e dei mezzi del 118. I sanitari hanno prestato soccorso alle persone coinvolte: due dei feriti sono stati trasportati in ospedale, mentre uno è stato curato sul posto. Arrivati anche gli agenti della Polizia di Stato. Sul caso è stata aperta un’inchiesta in modo da chiarire le cause del crollo.
Bari, crolla solaio di una piscina nel quartiere Poggiofranco: tre feriti
Tre persone sono rimaste ferite in seguito al crollo della piscina Energy Live, sita nel quartiere Poggiofranco di Bari, verificatosi nel pomeriggio di ieri, giovedì 30 maggio.
Secondo quanto ricostruito, come riportano varie fonti locali e la redazione di Repubblica, all’interno della struttura si trovavano una ventina di persone, tra dipendenti, istruttori e bambini che stavano partecipando ai corsi di nuoto, quando improvvisamente un controsoffitto della piscina in cartongesso ha ceduto centrando tre dei presenti, un’istruttrice 34enne, una ragazzina di 14 anni ed un bimbo di 7.
Scattato l’allarme in via Saverio Lioce sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e le forze dell’ordine. I soccorsi hanno prestato le cure ai feriti, nessuno dei quali ha riportato gravi lesioni: la 34enne è stata trasportata presso l’ospedale Di Venere con un trauma dorsale e ad una gamba, mentre la ragazzina al Policlinico per un trauma toraco-addominale. Il bimbo di 7 anni ha riportato una distorsione ed è stato curato sul posto senza la necessità di essere trasportato in ospedale.
Aperta un’inchiesta
La Polizia, insieme ai vigili del fuoco, si è occupata degli accertamenti per chiarire le cause del crollo, su cui la Procura della Repubblica di Bari ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro della struttura che si trova nel seminterrato di un palazzo di tre piani. Secondo i primi riscontri, a provocare il cedimento potrebbe essere stata l’umidità o i vapori di cloro provenienti dalla vasca.