Un infermiere di 63 anni è stato aggredito nella serata di ieri al pronto soccorso dell’ospedale di Foggia: 10 giorni di prognosi.
Ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario nel nostro Paese. Nella serata di ieri a Foggia, un infermiere del 118 di 63 anni è stato aggredito da un uomo, dopo un intervento in seguito ad un incidente stradale.
L’uomo in questione era stato soccorso e trasportato in ospedale per ricevere le cure del caso. Arrivato in pronto soccorso, però, si è scagliato contro il 63enne colpendolo con alcuni schiaffi ed un pugno in pieno volto. Sul posto sono intervenute, a quel punto, le forze dell’ordine che si stanno occupando delle indagini per ricostruire i fatti.
Foggia, infermiere aggredito in pronto soccorso: 10 giorni di prognosi
Un infermiere del 118 di 63 anni è stato aggredito nella serata di ieri, domenica 12 maggio, all’interno del pronto soccorso degli ospedali Riuniti di Foggia.
Il 63enne, secondo quanto ricostruito, come riferisce l’Ansa, insieme ad un altro soccorritore e l’autista dell’ambulanza erano intervenuti per soccorrere un uomo in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel capoluogo di provincia pugliese. Dopo l’intervento, l’automobilista è stato trasportato in ambulanza presso il nosocomio, ma, giunti sul posto, prima ha iniziato ad andare in escandescenza colpendo il mezzo di soccorso, poi ha aggredito verbalmente il soccorritore e l’autista ed, infine, si è scagliato contro il 63enne colpendolo con un pugno al volto e diversi schiaffi.
A quel punto, un’altra operatrice del pronto soccorso ha dato l’allarme ed in ospedale sono arrivate le forze dell’ordine per gli accertamenti e le indagini del caso che serviranno a ricostruire i fatti. Nelle prossime ore, il 63enne sporgerà denuncia contro l’uomo che lo ha aggredito.
Quest’ultimo è stato visitato e successivamente dimesso dai medici, così come l’infermiere al quale sono state riscontrate ferite non gravi. La prognosi è di 10 giorni.
Il racconto dell’infermiere
Il 63enne, ai microfoni dell’Ansa, ha raccontato quanto accaduto ieri sera affermando che gli infermieri ed i medici non vengono tutelati da nessuno. Poi l’appello per avere più tutele sul lavoro: “Non possiamo– chiosa- vivere così, con la paura che ci accada qualcosa. Chiediamo maggiore tutela“.