Nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dell’operaio, deceduto in uno zuccherificio di Brindisi, due persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
Due persone sono indagate nell’ambito dell’inchiesta per la morte dell’operaio di 46 anni che ha perso la vita, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, in un tragico incidente mentre lavorava all’interno di uno zuccherificio di Brindisi.
Gli indagati, accusati di omicidio colposo aggravato, commesso in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, sono il titolare dell’azienda di cui la vittima era dipendente ed il direttore dell’impianto.
Brindisi, operaio morto mentre lavora: due indagati per omicidio colposo
Proseguono le indagini, condotte dallo Spesal e dalla Polizia di Stato, sulla morte di Vincenzo Valente, l’operaio 46enne di Latiano deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro verificatosi nella notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio in uno zuccherificio di Brindisi.
Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, nell’ambito dell’inchiesta due persone sono state iscritte nel registro degli indagati: si tratta del titolare della ditta per cui il 46enne lavorava e del direttore dello zuccherificio in cui si è consumata la tragedia. Entrambi sono accusati di omicidio colposo aggravato, commesso in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’area in cui è avvenuto l’incidente, invece, è stata posta sotto sequestro preventivo per gli accertamenti.
Non è ancora stata fissata la data dei funerali dell’operaio: la salma, su cui è stata già effettuata l’ispezione cadaverica, è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe decidere di non stabilire l’esame autoptico. Il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno delle esequie.
L’incidente nello zuccherificio
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Valente stava effettuando delle operazioni di manutenzione al nastro trasportatore dell’impianto, quando improvvisamente il macchinario gli ha tranciato un braccio provocando una grave emorragia. Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che non hanno potuto far nulla per il 46enne morto dissanguato.
Presso l’impianto erano anche intervenuti i tecnici dello Spesal e dalla Polizia di Stato di Brindisi, a cui ora sono affidate le indagini, che hanno provveduto a tutti i rilievi sul posto.