Tre città fantasma: ecco cosa possiamo trovare nel tacco del nostro stivale, nel cuore di una delle regioni più affascinanti, la Puglia.
Le città fantasma sono molto suggestive e regalano un ambiente e un’esperienza unica nel suo genere. Esistono intere cittadine abbandonate, morte, lasciate a se stesse per una serie di eventi che hanno allontanato i suoi precedenti cittadini. Questi posti sono folkloristici e regalano delle sensazioni uniche, nelle quali avremo modo di entrare in contatto con il passato di quelle città, la storia e la vita vissuta in quei luoghi. Odori, suoni e rumori di una città vive che mancano in un ambiente che ne attende il ritorno.
Città fantasma: il fascino della scoperta del passato fra i ruderi
In Italia, come in tante parti del mondo, esistono varie città abbandonate. Gli agglomerati urbani non sono per sempre e i suoi cittadini neanche. Sono situazioni che si susseguono nei secoli e hanno sempre motivi diversi che spingono le persone ad allontanarsi. Uno degli esempi più grandi lo abbiamo durante l’alto medioevo e la caduta dell’impero romano d’occidente. Intere cittadine spopolate e abbandonate, compresa Roma, in un momento di grande crisi, si era contratta a livello demografico. Insomma, qualcosa di unico da vedere e vivere e che possiamo trovare in buona parte della nostra penisola, però oggi ci soffermeremo su 3 città fantasma in Puglia.
La prima di cui vogliamo raccontarvi è Monteruga. Qui abbiamo uno degli esempi più cristallini dell’abbandono delle città. Fondata nei primi del ‘900, ospitava i lavoratori di una vasta area agricola. Un obiettivo che accumunava tutti i cittadini e che, negli anni ’80, con i cambiamenti nell’agricoltura e l’esodo rurale, hanno spinto tutti gli abitanti di Monteruga verso le città. Oggi il borgo conserva e racchiude dentro di sé case, architetture rurali, una chiesa e un campo di bocce, tutto fermo immobile agli anni ’80, quando anche l’ultimo cittadino di Monteruga ha lasciato la cittadina.
Tre città fantasma in Puglia: capolavori congelati
Città costruite per ospitare persone per svolgere il loro lavoro. Come Monteruga, questo vale anche per San Nicola Imbuti, anche se in modo diverso. o in provincia di Foggia, luogo dove nell’800 venne costruito un idroscalo. Divenne un luogo fondamentale durante la prima e la seconda guerra mondiale, assumendo un ruolo militare strategico. Con la fine dei conflitti il valore della struttura venne meno e tutta l’area fu totalmente abbandonata. Non è solo una cittadina abbandonata, San Nicola Imbuti è una base militare in totale stato di abbandono che potrete visitare.
Sicuramente diverso, ma molto suggestivo, è Balsignano. Questo agglomerato urbano, nella provincia di bari, non è molto moderno, fu abbandonato secoli fa, tra il XVI e il XVII secolo. Il paese, infatti, fu interessato dalla guerra tra francesi e spagnoli, così distrutto. Oggi è possibile vedere i ruderi dell’antica struttura fortificata, insieme alle chiese risalenti all’epoca bizantina. Questa cittadina si trova esattamente tra un reperto archeologico e una città fantasma, in una fase di passaggio che solo il tempo ne definisce la trasformazione in area archeologica. Un particolare esempio di dibattito fra abbandono e resti storici, fra ruderi e reperti.