Non si devono buttare gli scontrini, le bollette o le multe: non è una scelta saggia. Ecco cosa devi sapere in merito.
Non sono pochi i cittadini italiani che buttano via alcune ricevute importanti. Parliamo di bollette, multe o scontrini per esempio. Dopo un bel po’ di tempo sono convinti, infatti, che siano completamente inutili. In realtà non è così: non dovrebbero essere gettati via. Altrimenti si rischia di affrontare delle situazioni molto difficili da gestire. Ma che cosa dobbiamo sapere al riguardo?
A parlare di questo spinoso argomento è stato l’Unione Nazionale dei Consumatori. Ha pubblicato una guida molto importante per spiegare qualcosa che in pochi conoscono. Cioè per quanto tempo è necessario conservare le ricevute dopo averle ottenute. Bisogna fare parecchia attenzione in questo caso, specie se si decide di allegarli al modello 730. Difatti l’Agenzia delle Entrate può decidere di effettuare delle verifiche entro 5 anni dalla dichiarazione.
Ricevute, per quanto tempo devono essere tenute: non devi gettarle via
Ciò significa che le ricevute per l’acquisto di farmaci, spese condominiali, affitti o Cud devono essere tenuti per almeno cinque anni. Il discorso vale anche per le spese che riguardano la scuola, i corsi o le palestre. Nemmeno l’assicurazione è qualcosa che deve essere trascurata. Gli scontrini per l’acquisto di beni di consumo non dovrebbero essere gettati prima di due anni. Altrimenti non è più possibile usufruire della garanzia (a maggior ragione conviene tenerli).
L’Unione Nazionale dei Consumatori suggerisce di archiviare per 6 mesi le fatture di alberghi e ristoranti. Questo perché è possibile richiedere il pagamento dei conti arretrati. Inoltre le marche da bollo per le spedizioni non vanno buttate prima dello scadere dei 18 mesi. E per quanto riguarda i servizi professionali, come le parcelle delle figure specialistiche, devono essere mantenute per 3 anni.
Arriviamo ad una parte cruciale e che riguarda tutti noi. Chi ha delle bollette del gas dovrebbe mantenerle per almeno 5 anni. Si passa a 2 anni per le bollette dell’acqua (se messe dopo il 1° gennaio 2020). E almeno 5 anni per le fatture dei provider telefonici o le rate del mutuo. In generale è sempre consigliato far passare quasi cinque anni per qualunque tipo di ricevuta. Così facendo si eviterà di correre dei rischi. Specie se parliamo di documenti molto importanti.