Incredibile scoperta medica che permette di diagnosticare il diabete e di controllare i valori di glucosio nel sangue con un test rapido.
La curava glicemica è un mini-test che viene spesso proposto per diagnosticare un diabete gestazionale, una diminuzione della tolleranza al glucosio, una reazione ipoglicemica. Dopo una dozzina d’anni, alcuni medici hanno suggerito di limitare l’uso di questa tipologia di test, a beneficio della misurazione dell’emoglobina glicata.
Oggi, la diagnosi di iperglicemia è un prelievo del sangue e un prelievo che serve a verificare i valori dell’emoglobina glicata. Grazie a questo dato biochimico è possibile capire se il dato di iperglicemia è isolato oppure cronico. Il dato relativo all’emoglobina glicata permette di individuare il trattamento più indicato, tenendo conto anche dello stile di vita del paziente. Se il valore dell’emoglobina glicata è superiore a 6,5% si opta per una valutazione specialistica che permette di associare anche il trattamento farmacologico opportuno.
L’International Diabetes Federation(Idf), ovvero la federazione mondiale che include tutte le società di diabetologia internazionali e le associazioni delle persone con diabete, ha introdotto nuovo test. Si tratta di un nuovo criterio diagnostico che permette di individuare in poco tempi il pre- diabete e il diabete. Il nuovo metodo si basa sulla glicemia alla prima ora della curva da carico di glucosio.
In pratica, con questi nuovi criteri, si può diagnosticare il pre- diabete e il diabete prendendo come riferimento la glicemia alla prima ora della curva da carico di glucosio (mini-curva). Se i risultati del test dovessero evidenziare un valore sopra 155 mg/dl, si procede con la diagnosi di pre- diabete. Se, invece, i valori sono superiore a 209 mg/dl, al paziente si prescrivono gli esami per diagnosticare il diabete.
Questa importante novità diagnostica porta anche la firma dei ricercatori italiani, in particolare del gruppo di Medicina interna dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e dell’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea-Sapienza Università di Roma.
“I nuovi criteri diagnostici consentono di individuare precocemente le persone ad aumentato rischio di diabete o già diabetici, che sfuggono a questa diagnosi con gli attuali criteri diagnostici. Questo significa che sarà possibile formulare la diagnosi di diabete e di prediabete attraverso una “mini-curva” da carico glucidico di appena un’ora (anziché le due ore attuali). Ma soprattutto, consentirà di intercettare una serie di soggetti che i criteri attuali non permettono di individuare né come pre-diabetici, né come diabetici.”
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