Mezz’ora di lavori al Consiglio Comunale di questo pomeriggio e il sindaco Vito Lionetti non ha più la sua maggioranza.
Alle assenze (strategiche?) nelle fila delle maggioranza dell’assessore Michele Maiullaro e del Consigliere Davide Pignatale, si è aggiunta quasi subito quella della Consigliera Maria Luisa Marazia.
Poco dopo, quando si doveva cominciare a discutere del terzo punto all’ordine del giorno, anche il capogruppo Simeone Paparella e l’Assessore Maria De Grandi hanno lasciato l’aula.
A quel punto, solo i tre consiglieri di minoranza (Di Medio, Ruggiero e Antelmi) consentivano di mantenere il numero legale del Consiglio ma l’occasione era troppo ghiotta per non approfittarne e dopo una breve dichiarazione della Capogruppo (“così non si può più andare avanti….”) anche l’opposizione ha lasciato la sala consiliare.
Completamente “in bambola” il Sindaco che pure si aspettava un gesto del genere, dopo la burrascosa riunione di maggioranza dell’altro pomeriggio, ma evidentemente ha accusato il colpo. Dopo la fuoriuscita dei suoi e della minoranza, infatti, ha testualmente affermato: “Noi andiamo avanti lo stesso”.
Con tenerezza, il Presidente del Consiglio Comunale Rocco Capriulo, supportato dalla Segretaria Comunale ha dovuto rivelargli l’amara verità: “No, sindaco. non possiamo andare avanti. Non c’è il numero legale”.
In aula, infatti, oltre allo stesso Lionetti erano rimasti solo il vice Del Re, l’assessore Battista e i consiglieri Pallavicino, Lopane e Maria Giovanna Molinaro oltre il Presidente Capriulo: insufficienti per proseguire i lavori.
La seduta è stata quindi aggiornata a domani alle ore 16.00 per la prosecuzione dell’ordine del giorno: occorreranno sette consiglieri più il Sindaco perché la seduta possa ritenersi valida.
Ma perché Paparella e la De Grandi hanno lasciato il Consiglio Comunale, in polemica con la maggioranza di “Rinascita”?
Oggetto del contendere è una variazione al Bilancio che stanzia 21mila euro per la piccola manutenzione a cura del Comune; secondo i bene informati, questa somma sarebbe destinata alla ditta che ha vinto l’appalto della pulizia e guardiania degli stabili comunali, con un affidamento diretto che preveda, fra l’altro, la stabilizzazione di un operaio, già in forza alla vecchia ditta.
Richieste le dovute spiegazioni al Dirigente dell’Ufficio, i due consiglieri (Paparella e de Grandi) non le hanno mai avute: da qui l’atto di ribellione contro un sindaco, accusano velatamente i due, che fa i fatti propri senza informare né la maggioranza né la Giunta se non il suo stretto giro.
Ecco perchè quest'oggi, giunti al terzo punto da trattate, Paparella ha chiesto di ritirare l'argomento per approfondimenti ma la maggioranza ha respinto la proposta. Al che il capogruppo e l'assessore hanno lasciato l'aula.
Lionetti, però, nel suo intervento finale prima della conclusione dei lavori, se l’è presa con i tre consiglieri di minoranza (Briano e la Contursi erano assenti), dando loro del “sciacallaggio politico” perché approfittano “di normali dinamiche all’interno della maggioranza” per far cadere il Sindaco, “il loro vero, unico obiettivo”.
A memoria di cronista, non vi sono stati fatti del genere negli ultimi 30 anni. Due componenti di maggioranza che abbandonano la seduta, altre tre che si assentano dai lavori, significa che c’è più di qualcosa che Lionetti deve rivedere fra i suoi; d’altra parte le minoranze di tutto il mondo e di qualunque colore politico hanno un solo scopo: abbattere chi sta in maggioranza, con tutti gli strumenti democratici a disposizione. Meravigliarsi di ciò, vuol dire davvero aver perso lucidità!
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Commenti
Devo però in questo momento esprimere, se non proprio la mia solidarieta, almeno la mia comprensione al Sindaco per via del benservito che un gruppo raccogliticcio di suoi assessori e consiglieri, che dovrebbero essergli vicini, gli presentano mentre lo accoltellano alle spalle. In modo VILE, lasciandolo alla derisione, in pieno consiglio comunale. Non mi piace questo spettacolo di tradimento. Conservo il mio giudizio critico sulla giunta Lionetti, tanto più che i problemi sono venuti proprio da quei settori che dovevano essere presidiati da quegli assessori, ma non sono accecato dall'odio per sferrare ancora un attacco ad un avversario ormai rantolante per il fuoco amico. Quindi offro a Lionetti la mia comprensione, gli stringerei persino la mano, umanamente parlando. Però gli farei notare lo stormo di avvoltoi che sono già nel cielo, a scrutarlo. Già, gli avvoltoi.
E suggerirei ai commentatori di non gioire troppo di questo episodio: sembra che muoia (politicamente) Lionetti, in realtà sopravvivono gli avvoltoi. Avrei preferito il contrario.
P.S.: il mandante? Eh eh, meglio cantare. Yuppi du, yuppi du, ...
P.S. per Lionetti: purtroppo queste cose succedono quando si accetta di pagare 7500 euro per una focaccia ... Ed il commerciante ...ZAK! ci da un taglio con lo stesso coltello unto di focaccia. L'errore è anche tuo (benchè tu sia una persona onesta).
E cosa hanno dovuto fare per essere ascoltati?
L'articolo l'avete letto?
A questo punto, complimenti De Grandi, come si dice, nel bene o nel male basta che si parli.
La minoranza al solito ridicola con il Ciccio che ha fatto una figuraccia colossale con quella sua amnesia... e con la solita ritirata strategica che ha più il senso del "non abbiamo le palle" che "noi visappiamo quale è il bene del paese.
Io auspico solo due cose prima che il sindaco vada a casa, che sia domani o fra due anni e mezzo: che agisca per la riscossione coatta del debito residuo della tributaria e che agisca per far licenziare un po' di persone dal comune. E fra questo uno su tutti.
Domani un nuovo giorno un nuovo inizio.