Ho fatto una piccola ricerca e ho rilevato che negli ultimi 18 mesi sul giornale Cassanoweb sono stati pubblicati più di 20 articoli riguardanti l’argomento (senza menzionare l’alluvione di commenti, purtroppo quasi tutti anonimi).
Anche il sottoscritto si è più di una volta cimentato ma, pur rischiando una (minaccia di) querela, non è stato possibile cavare neppure un ‘ragno dal buco’.
La ricerca è stata limitata a questo arco di tempo per collegarla all’insediamento della nuova Amministrazione che, per bocca della neo eletta assessore al ramo, Sig.ra Marazia (poi dimessasi inopinatamente a meno di un anno dall’incarico), annunciava con toni altisonanti e trionfalistici sfracelli con l’imminente soluzione (scriveva: fra qualche settimana!!!!??) della annosa questione ‘randagi’, problematica tutt’ora aperta come una ferita sanguinante e purulenta nel costato dei Cassanesi: http://www.cassanoweb.it/attualita/24604-cani-parte-la-campagna-del-comune-contro-labbandono.html
Di fregnacce in quell’articolo del 19 giugno 2014 se ne dicevano tante, ma la più eclatante era il costo pro-capite dei 217 randagi custoditi presso una convenzionata dog-house, a conferma della ignoranza istituzionale sulla parte più concreta del servizio: il costo a carico della Comunità!!
Infatti, mentre l’assessore parlava di una retta giornaliera di 2,10 euro, oltre iva, a cane (quindi 2,562 euro), l’accertato medio nel periodo maggio/dicembre 2014 è stato pari a 2,92 euro al giorno per randagio.
Ma non basta, stando alle ‘determina’ relative a luglio 2015 (n. 182 del 30.9.2015 e n. 198 del 26.10.2015) il costo totale riferito al periodo 1-28 luglio (28 giorni) è stato pari a 19.317,48 euro che, spalmato sulla capienza massima del canile (non è dato sapere il numero effettivo degli ospiti!), fa salire il costo giornaliero per cane a ben 3,179 euro (siamo a quasi 50 mila euro all’anno in più rispetto a quanto ufficialmente conosciuto e comunicato ai cittadini) .
Si apprende oggi, che il gruppo di minoranza in consiglio comunale, capeggiato dalla ex sindaco Di Medio, nell’approfondire alcuni aspetti del bubbone del nuovo canile (che doveva essere aperto qualche settimana dopo la dichiarazione del 19.6.2014 dell’ex assessore Marazia) giustamente e finalmente si sofferma:
--sia sull’illegale ricontrattualizzazione di quanto convenuto (in sede di aggiudicazione della gara del 12.4.2010) rispetto al contenuto della convenzione (stipulata il 30 giugno 2014) con l’ANTAonlus Sezione di Cassano delle Murge;
--sia sulla liquidazione non documentata di un fantomatico rimborso spese pari al 50% di un ‘totale costo spese di gestione per il primo anno’, testuale voce ricompresa nel quadro economico di intervento del progetto e fissata, appunto in 75 mila euro. La liquidazione di cui trattasi, quindi, nella misura di 37,5 mila euro (cfr. determinazione del responsabile lavori pubblici n. 179 del 30/9/2015) è avvenuta prima e al di fuori dell’avvio della gestione del nuovo canile.
Sul punto, intanto, un’annotazione di colore: quasi una nemesi della storia, l’aggiudicatrice dell’epoca, oggi si vede costretta a contestare l’aggiudicataria. Con una piccola variante: la gara citata si concludeva dichiarando vincitore della procedura (con il punteggio di 79/100) l’ANTAonlus Via dei Glicini, 15 – 09013 Carbonia – Provincia di Carbonia Iglesias mentre la convenzione è stata sottoscritta il 30 giugno 2014 dalla ANTAonlus –Sezione di Toritto (?) – Cassano delle Murge a firma del responsabile locale il dott. Francesco Molinaro, cardiologo cassanese .
Ma la circostanza più eclatante che salta agli occhi sulla vicenda è che, in sede di liquidazione del citato insindacabile acconto, il responsabile del provvedimento ha ritenuto, motu proprio e bontà sua, di (sono parole sue) “poter prescindere dalla acquisizione del DURC, trattandosi di anticipazione da liquidare ad una associazione di volontariato Onlus (con le prossime erogazioni si provvederà a verificare se il personale impegnato nelle attività è retribuito o svolge prestazioni di volontariato)”.
Orbene, mi chiedo e sicuramente si chiedono tutti i cittadini cassanesi:
- ma che urgenza c’era di dare seguito al pagamento di tale rilevantissimo acconto (su futuri costi di gestione) se il nuovo canile municipale non è ancora funzionante e non è dato di conoscere se è agibile e se ha già ottenuto le prescritte autorizzazioni sanitarie?;
- è stato accertato se il dott. Molinaro, cardiologo, ha titolo giuridico-legale per impegnare l’ANTAonlus nazionale con sede legale in Carbonia, Via del Glicini, 15?;
- e se si, l’ANTAonlus, sezione di Cassano delle Murge, costituita e registrata (il 30.11.2013), quindi in data successiva a quella della aggiudicazione della gara, con quale atto a valenza legale è rimasta destinataria della traslazione contrattuale, peraltro consacrata a condizioni difformi da quelli risultanti all’atto della aggiudicazione?;
- in sede di stipula della convenzione è stato accertato chi sono i 10 soci volontari che hanno costituito la sezione locale, il certificato antimafia della sezione stessa e quello del casellario giudiziale dei singoli componenti?
- è consentito ai cittadini cassanesi di sapere quando entrerà in funzione questo benedetto nuovo canile: quanti cani ospiterà, se saranno trasferiti parte di quelli attualmente ospitati nelle dog house convenzionate o troveranno ricovero parte di quelli tutt’ora spadroneggiano incontrastati nell’abitato e a Mercadante?
- è stato disposto un accertamento sul contenuto e sulla valenza delle convenzioni (se esistono) in atto con le dog house dei privati e se sono previsti nuovi accordi per contenere sia le presenze che i costi che, a questo punto, per il 2015, supereranno abbondantemente i 300 mila euro?
- sono stati disposti controlli efficaci e sistematici sulle presenze e sul rispetto negli ultimi 2 anni degli accordi contrattuali in materia atteso che:
- il costo per giornata a cane ricoverato è passato dai 2,39 euro (compresa iva ) nel periodo sett/dicem 2013, a 2,64 euro nel periodo genn/aprile 2014, quindi 2,92 euro nel periodo maggio/dicem 2014 fino a 3,17 euro di luglio 2015 (come già detto)?;
- possibile che la capienza massima consentita, per specifica autorizzazione comunale, costituisca, negli anni, esattamente il numero degli ospiti effettivamente detenuti presso le strutture convenzionate? Paghiamo ‘a muzzo’ o ‘vuoto per pieno’, quali sono i termini delle convenzioni (se esistono)?
Non erano questi i termini sui quali c’erano impegni informali ma d’onore per dare risposte alla cittadinanza, impegni tesi a risolvere, da un lato, il grave problema di ordine pubblico tutt’ora esistente e, dall’altro, per avviare ad un significativo contenimento la spesa a carico del bilancio comunale cassanese, spesa che non trova riscontro neppure lontanamente in quello di altre Comunità?
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Commenti
Date le cifre da lei riportate, questi cani di canile sono bestie fortunatissime!!! di che si nutrono sti cani? filetto a pranzo e branzino a cena?
hanno il massaggiatore personale? l'aria condizionata nelle cucce? io l'ho visto di recente il canile di cassano.....NON RICORDO DI AVER VISTO NEMMENO UNA CUCCIA. UNA LAMIERA A DUE METRI E TRENTA DI ALTEZZA NON E' UNA CUCCIA. Gli abbeveratoi sono verdi di alghe. se sono vere le cifre di cui lei parla i cani potrebbero bere prosecco. Dove andrebbero a finire tutti i soldini elargiti generosamente per le cure di queste bestie?
Vedo che è dovuta qualche precisazione. Le convenzioni comunali sono 3, di cui 2 con la stessa dog-house. Le tariffe applicate sono diversificate, ma quella più onerosa è quella relativa a 217 cani. Le altre 2 convenzioni riguardano altri 2 stock di cani: uno di 17 e uno e uno di 32. In sostanza, (visto che non è dato sapere quanti siano “effettivamente” i cani ospitati) so che quelli per i quali il Comune paga sono complessivamente 266.
Ho fatto l’ennesimo controllo e ho preso a base di riferimento il mese di giugno scorso: l’esborso accertato è stato di 22.884,60 euro, che proiettato a 12 mesi fa assurgere il costo annuale a 267.415,20 euro. A tale importo ora va ad aggiungersi l’acconto di 37.500 euro corrisposto alla Onlus ANTA (che dovrebbe gestire il nuovo canile non ancora aperto!!) che porterà il totale del 2015 a oltre 300 mila euro (304.915,20 esattamente).
---@sveglio - commento n.11
Sorvolo sui numerosi passaggi che, mi scuso, mi hanno confuso (sarà che sono poco sveglio, io!!). Le rispondo, oltre che per il tono garbato, soprattutto perché su un passaggio devo fare una precisazione. Intanto io non mi permetto di dire quanto può costare la gestione di 1 cane al giorno, e, se consente, ci arrivo da solo che tra le voci di costo, oltre al cibo, vanno comprese tantissime altre attività, molto ma molto onerose (se effettuate). Quello su cui insisto è che questa piccola Comunità di 15 mila anime non può permettersi un onere così spropositato (non riscontrabile in altre realtà!) lasciando peraltro irrisolto il gravoso problema di ordine pubblico.
Come dicevo, i cassanesi pagano “a muzzo” o “vuoto per pieno” per ben 268 cani sotto convenzione. Ma in circolazione ce ne sono almeno altrettanti (io frequento Mercadante e non si può praticamente andare a piedi da soli!!!). Se poi è vero, come è vero, che la legge consente la reimmissione sul territorio questa può e deve avvenire a certe indefettibili condizioni per quegli animali che risultino:
-vaccinati, microchippati, in buona salute fisica, dopo aver sostenuto e superato test psicologici di mancanza di turbe che li rendano aggressivi, STERILIZZATI!!!
Orbene, Lei pensa che tutto questo sia stato fatto (?): i cani in circolazione (ripeto alcune centinaia) o non sono mai stati catturati o se accalappiati sono stati liberati e non riportano le caratteristiche sopra menzionate.
Mi dica, con sincerità ed onestà, ma Lei, sig. Sveglio, si è mai trovato da un paio d’anni a questa parte di fronte ad uno dei tanti branchi di cani rabbiosi ed affamati, sporchi e macilenti, sofferenti e maleodoranti che la fanno da padroni su tutto il territorio cassanese??
Non sono un fan di questa amministrazione, tantomeno dell'assessore alla pagnotta.
Però Fiore lei sa bene di chi è la competenza dell'accalappiamento dei cani. Della ASL!
E lei sa che la legge, e non un'amministrazione improvvisata, permette ai canili di rilasciare i cani sul territorio una volta presi, microchippati e curati!!!
Dunque i cani in libertà è lecito ci siano. E sono tutelati dallo Stato! Non possono essere soppressi come tutti gli animali.
Ed anche avessimo un canile come nei suoi sogni che costasse 1 € al giorno per cane ed ospitasse diecimila cani tanto da essere sicuri da non averne sul territorio.......... orbene il territorio non è recintato, grazie Dio, e gli animali si spostano liberamente. E dunque facile che in un un comune vicino dove l'accalappiamento non viene effettuato riversi a noi il problema del tutto... naturalmente.
Ma fino a qualche decennio fa come facevano i nostri avi?
Credo che il grado di rincitrullimento davanti agli schermi ci stia allontanando dal territorio che non lo viviamo più e di conseguenza viene “controllato” dagli animali.
Vengo al canile. Lei snocciola cifre, numeri… importanti, purtroppo. Ma, pur essendo ignorante in materia, ritengo che un cane non costi solo per i pasti, ma anche per medicinali, utenze, personale, veterinario ed eventuali cure ed operazioni. E’ un business indubbiamente. Ma non quanto altri business in cui si sente puzza di marcio.
Una mia amica di Via Sannicandro. ieri sera, dopo aver letto il mio articolo, mi ha ancora una volta confermato che un branco di cani di grossa taglia, lo stesso che mesi fa aveva aggredito parecchi viandanti, continua a stazionare a Piazza Dante della quale, praticamente si e impadronito.
La mia collaboratrice domestica, che abita in contrada Fra Diavolo, stamattina voleva raggiungere la mia abitazione a piedi ma ha dovuto, quasi alla fine della discesa, tornare lestamente indietro e andare a prendere l'autovettura: il marito l'ha vivacemente redarguita invitandola ad abbandonare definitivamente questa intenzione perché rischia di grosso.
Come vedete, cari amici, qui non si fanno chiacchiere ma si riportano fatti! Dopo aver speso 300 mila euro, i Cassanesi devono rinunciare ad andare a piedi per le strade cittadine perché occupate dai randagi!!!
NON PARE PURE A VOI CHE SI TRATTI DI UNA CONCLAMATA VERGOGNA!!!!!
perché se ne andata la marazia;
perché il paese è in piena anarchia (chiunque fa quello che gli pare);
perché le manutenzioni non si fanno;
perché il segretario è al 50%
perché il dirigente LL.PP. al 50% se ne andato dopo pochi mesi;
perché i servizi scuolabus saranno smantellati;
perché si tolgono le risorse strumentali alla polizia municipale e si danno in comodato d'uso ad una ditta appaltatrice;
sono tutti interessi di famiglia.
sono venuti per sconquassare gli uffici comunali che funzionavano e per sistemare le vecchie questioni pendenti, e basta.
DIMETTITI
e porta via il tuo cavallo di troia da dove sei rinato a tradimento.
Ci rendiamo conto che vengono spesi carriole di soldi per animali che qualcuno ha inopinatamente deciso di abbandonare dopo averci giocato per un pó? Ci rendiamo conto che poi ci scandalizziamo che non si riesce a trovare i fondi necessari per le persone , queste si più degne di attenzione rispetto ai cani, tanto indigenti da non avere neanche il minimo per sfamarsi? Per cosa è più giusto scandalizzarsi: rimanere indifferenti verso il destino questi animali o rimanere indifferenti verso del destino di quelle persone?
Prego rispondete......ma senza ipocrita retorica .Grazie.