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Abbiamo ricevuto via email la riflessione di una lettrice che in tutta la sua drammaticità riproponiamo ai lettori. Di solito questo tipo di contributi vengono ospitati dalla rubrica “Scrivilo a CassanoWeb” ma per la stringente attualità del tema nonché per la forte emotività che traspare abbiamo deciso di inserirlo in prima pagina, all’attenzione di tutti i lettori.
Il grande Lucio Anneo Seneca recitava nel saggio sulla "Brevità della vita" :
”nemo potest personam diu ferre”.......ossia..... “nessuno può portare a lungo la maschera”!!!
Bene, credo sia giunto il momento in cui a qualcuno, la maschera che ha portato ( piuttosto male direi) in questi ultimi anni, debba non solo cadere, ma permettere a chiunque abbia qualcosa da dire di poter guardare in faccia il proprio interlocutore, ricevendo precise spiegazioni su cose gravissime che io personalmente ho avuto modo di constatare.....
Non sono una residente, ma ho sempre avuto a cuore il territorio di Cassano, un po' per ricordi piacevoli della mia infanzia, un po' perchè conscia delle grandi potenzialità che il territorio offre, avevo deciso di trasferirmi temporaneamente nella zona per poter meglio affrontare il periodo successivo alla chemioterapia a cui sono stata sottoposta per circa 20 mesi a causa di un tumore.
Ho 39 anni e mi chiamo Isabella, e da due anni e mezzo tento di cogliere il meglio della vita e del territorio in cui vivo, cercando di trarne il massimo beneficio per la mia salute.
Mi sono recata qualche settimana fa nella località Sole blu, in contrada Fraddiavolo... nella speranza di trovare quel che ricordavo esserci (tanto verde, strutture curate, accoglienza turisticamente ed urbanisticamente accresciute rispetto a quelli che erano i miei bellissimi ricordi d'infanzia).......e invece, con mio grande sgomento ho preso atto di uno stato dei luoghi a dir poco raccapricciante.
Tutto era immerso in un completo e totale degrado sia ambientale che edilizio, tale da scoraggiare a mio avviso, qualunque iniziativa di bonifica da parte di terze persone, sia dal punto di vista turistico che prettamente residenziale.
Spazzatura buttata dappertutto, totale mancanza di segnalazioni di pericolo, inquinamento e presenza anche di carcasse di animali morti da tempo in avanzato stato di decomposizione, tombini aperti e lasciati incustoditi, con relativo gravissimo pericolo di rendere il luogo una trappola mortale per chiunque si avvicini, ethernit buttato qua e là invece di essere smaltito a norma di legge da chi di competenza. A tutto questo stato di cose, mi sono permessa di scattare delle fotografie per poter testimoniare quando sarà il momento, quanto sia grave lo stato di degrado ambientale da me constatato.
A peggiorare il tutto, vi è l'assoluta assenza di controlli da parte della Polizia Municipale, che secondo i residenti della zona, non si vede da mesi nei dintorni.
E l'amministrazione comunale che cosa ha fatto in questi anni? Praticamente NULLA!
Qualcuno sta forse aspettando che sia un incidente mortale a sancire una repentina presa di coscienza ed a permettere all'amministrazione di farsi pubblicità gratuita, magari scaricando la colpa di tutto questo sull'inciviltà dei residenti stessi??? Questo sarebbe veramente il massimo della vergogna!
Dove è finito quel luogo che io ricordavo e che speravo di poter ritrovare migliorato con gli anni? In che vergognoso stato qualcuno ha permesso di ridurre quello che per la Puglia è un polmone verde di rilevante importanza?
Chi devo "ringraziare" per tutto questo?
Bene, io spero con tutto il cuore che chiunque sia stato responsabile di questo scempio, faccia cadere la propria maschera e abbia il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, ma soprattutto, spero che abbia il coraggio di non prendere più nessuno in giro durante questa prossima campagna elettorale, forse perchè non ha ancora compreso che, la prima persona ad essere stata danneggiata irrimediabilmente è proprio chi ha permesso questo!
Sono qui a chiedere ed a sperare che in futuro si possa ottenere una riqualificazione del luogo, un miglioramento sostanziale della zona in oggetto (e non solo di quella), ma prima di tutto una azione urgente di risanamento territoriale.
Chiunque non abbia sinceramente e concretamente a cuore il destino del proprio territorio, non è degno di amministrare e rappresentare i residenti del luogo stesso.
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